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30 luglio 2024

Treviso

I bambini trevigiani sempre più obesi: a 8 anni il 23% pesa troppo

"Hanno abitudini alimentari scorrette e stanno troppo davanti a tv e tablet"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

bambino

TREVISO - Quasi un bambino trevigiano su quattro pesa troppo. Tra gli alunni di terza elementare il 23% è soprappeso (il 14,7%) o obeso (l’8,3%). Un dato allarmante se si considera che il trend dell’obesità risulta essere in continuo aumento: nel 2019, infatti, la percentuale era del 3,7%, raggiungendo il 5,3% nel 2021, per aumentare di un altro 3% nel 2023. Il motivo? Abitudini alimentari scorrette, quasi il 30%, infatti, non fa colazione tutte le mattine e il 74,4% non fa una merenda adeguata a metà mattina; sedentarietà e troppe ore passate davanti alla televisione, pc e tablet: il 37% dei bambini trascorre più di 2 ore al giorno davanti a televisore, tablet o cellulare, percentuale che sale all'80% nel fine settimane.

Per comprendere la dimensione del fenomeno nei bambini e i comportamenti associati, il Servizio Epidemiologico dell'Ulss 2 in accordo con l'Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso, anche nel 2023 ha condotto la sorveglianza "OKkio alla salute" nel territorio della provincia di Treviso, sulla base della tradizionale sorveglianza dell'Istituto Superiore di Sanità.

A fare il punto della situazione sugli stili di vita dei bambini, oggi, a Villa Carisi, il direttore generale, Francesco Benazzi, con il dottor Paolo Patelli, direttore del Dipartimento di Prevenzione, e il dottor Mauro Ramigni, responsabile del Servizio Epidemiologico. L'indagine ha interessato un campione di 450 alunni frequentanti le classi terze della primaria di 26 plessi scolastici e i loro genitori. “La scelta di coinvolgere bambini intorno agli 8 anni deriva dal fatto che l'accrescimento a quest'età è ancora poco influenzato dalla pubertà, i bambini sono già in grado di rispondere con attendibilità ad alcune semplici domande e i dati sono comparabili con quelli raccolti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in altri Paesi europei”, hanno spiegato i referenti del progetto. Le scuole rappresentano l'ambiente ideale per la sorveglianza: i bambini sono facilmente raggiungibili sia per la raccolta dei dati che per gli interventi di promozione della salute che seguiranno l'indagine.

"Il messaggio che vogliamo lasciare condividendo i risultati di questo importante studio è fare in modo che gli adulti di domani siano più in salute rispetto a quelli di oggi - commenta il direttore generale, Francesco Benazzi -. Educare i bambini fin da piccoli ai corretti stili vita, una sana alimentazione e al movimento consentirà di far sì che in futuro siano meno soggetti a malattie croniche o tumori contribuendo a formare una popolazione adulta più sana”. Ecco l'importanza dello sport in gioventù, non solo a livelli agonistici ma accessibile a tutti, anche in modo da evitare l'eccessivo utilizzo dei device elettronici e la spesso correlata assunzione di junk food. L'Ulss 2, dal canto suo, "è costantemente impegnata in progetti nuovi e consolidati in rete con Regione, Comuni e scuole - conclude - con iniziative che vanno dal Pedibus, con le sue 170 linee e 3000 bambini aderenti, alla rete per l'attività fisica, ai consigli sulla dieta per le mense scolastiche".


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