TREVISO - “Uso improprio degli autovelox”. L’associazione nazionale tutela utenti della strada Altvelox ha depositato oggi, 5 agosto, presso i Carabinieri di Sedico (Belluno) una denuncia querela nei confronti del sindaco di Treviso, Mario Conte, del prefetto, Angelo Sidoti, dell'assessore alla mobilità, Andrea De Checchi, e del comandante della Polizia locale, Andrea Gallo, per “i reati di rifiuto d'atti d'ufficio, frode processuale, falsità materiale e ideologica e truffa in seguito all'utilizzo di apparecchi autovelox e telelaser ritenuti privi di omologazione”.

“Questa mattina - si legge nella nota dell’associazione Altvelox - abbiamo depositato presso i Carabinieri denuncia querela in capo alle indicate autorità provinciali chiedendo alla Procura Generale della Repubblica e Procura di Treviso che nei loro confronti si proceda penalmente per tutti i reati che saranno ravvisati dall’Autorità Giudiziaria nei fatti descritti”. Il sindaco Mario Conte e il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti sono stati denunciati anche per “l'ipotesi di diffamazione aggravata art.595 c.p. per le loro dichiarazioni espresse nei nostri confronti ai media a seguito nostra analoga denuncia per il sindaco di Riese Pio X”.

“Il Comune di Treviso ha installato sulla strada SR 53 al Km. 59+821 (direzione Paese) e al Km. Km. 59+030 (direzione Oderzo) due postazioni autovelox fisse modello "Velocar Red&Speed EVO versione VRS-EVO-L2 matricola 179 e 180. Le due apparecchiature elettroniche - scrive l’associazione- non sono debitamente omologate ma sono in possesso di semplice ed inutile approvazione con determina Ministero Infrastrutture e Trasporti n. 6099 del 18.11.2015. Il comune di Treviso ha poi in uso un telelaser modello TruCam HD anch'esso privo di omologazione. Il Comune di Treviso - Polizia Locale, non ha mai fornito prova, che i rilevatori elettronici in possesso e che ricordiamo hanno messo a bilancio 8 milioni di euro dal 2021 al 2023 siano effettivamente corrispondenti ai prototipi depositati al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti".

"Attesa l'assenza di debita omologazione e riscontrato che l'amministrazione non ha mai dimostrato che detti rilevatori corrispondano effettivamente a quelli depositati presso il MIT, abbiamo chiesto alla Procura della Repubblica, di valutare la possibilità di emettere provvedimento di sequestro degli apparati in questione. Ove accertata e confermata tale situazione di denunciata grave carenza di intervento operativo in violazione di legge, ne conseguirebbe annosa, reiterata e quotidiana ingiusta lesione, da parte degli enti preposti, dei diritti dei consumatori e degli utenti della strada pur costituzionalmente e normativamente garantiti con indebita richiesta e riscossione di somme non dovute ed erogazione di pene accessorie del tutto ingiustificate”.  

La replica del sindaco Marcio Conte: "Io sto dalla parte delle Associazioni dei Familiari e Vittime della Strada. Io sto dalla parte della sicurezza stradale. Una denuncia non mi farà desistere". "Gli autovelox - spiega - sono lì per sanzionare gli indisciplinati che, con il loro comportamento, rappresentano un pericolo per tutti. Ricordo peraltro che il gettito delle multe è vincolato a interventi di miglioria sulle strade. Quindi: niente ammende niente lavori di ammodernamento e miglioramento della rete stradale nel territorio. La questione è venuta a galla con l'ordinanza della Corte di Cassazione che fa una distinzione netta tra i concetti di autorizzazione e omologazione. Come amministrazioni locale stiamo facendo pressioni perché il ministero dei trasporti ponga fine a questa differenza e torni alla formulazione originale del decreto che parificava i due concetti".

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