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20 novembre 2024

Mogliano

Alzheimer, nella Marca ogni anno 3.600 nuovi casi di demenza

A Silea screening gratuito della memoria insieme ad una equipe sanitaria del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII”. Mostra al centro servizi Zairo di Zero Branco

| Isabella Loschi |

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Alzheimer, nella Marca ogni anno 3.600 nuovi casi di demenza

 SILEA - Il 21 settembre si celebra la giornata mondiale dell’Alzheimer. Istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Disease International rappresenta in tutto il mondo un momento di informazione e coinvolgimento. In provincia di Treviso si stimano oltre 14.000 pazienti con demenza con più di 3.600 nuovi casi ogni anno.

Per celebrare questa giornata diversi comuni organizzano iniziative e screening. Il comune di Silea con il Circolo Acli pensionati “Al Passo” di Cendon e il presidio ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier, con il suo Centro per la Memoria, la celebra realizzando una iniziativa pratica di prevenzione del decadimento cognitivo.
Nella mattinata di sabato 21 settembre, dalle 9 alle 13 al Circolo di Cendon una equipe sanitaria, composta da medico e psicologi, sarà a disposizione gratuitamente per un veloce screening della memoria rivolto ai cittadini che desidereranno partecipare e per dare suggerimenti per il miglioramento degli stili di vita. Una iniziativa che è risultata di grande interesse tanto da esaurire le prenotazioni in pochi giorni. Ai partecipanti sarà rilasciato un referto riportante l’esito dei test eseguiti insieme a suggerimenti per l’adozione di stili di vita più salutari. Un approccio condivisibile è, infatti, quello di investire sulla prevenzione ed una diagnosi precoce.

“Abbiamo ritenuto molto importante organizzare insieme al Centro per la Memoria Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier l’iniziativa di prevenzione del decadimento cognitivo – spiega l’assessore alle politiche sociali di Silea Francesco Biasin – la prevenzione è infatti fondamentale, come del resto lo è il dare risposta alle persone con deficit cognitivi e funzionali causati dalla demenza”.

“Intercettare precocemente coloro i quali iniziano a manifestate iniziali deficit cognitivi, - fa sapere il dottor Maurizio Gallucci, medico geriatra responsabile del Centro per la Memoria di Monastier - consente di trattare da subito il decadimento cognitivo e di mettere in atto tutte quelle strategie rivolte al rallentamento della progressione di malattia e al mantenimento, il più a lungo possibile, delle funzioni residue. Per la celebrazione della giornata mondiale dell’Alzheimer è stato scelto quindi un approccio pratico e di utilità sociale quale appunto uno screening dei cittadini nel territorio in mezzo a loro e per loro”.

A Zero Branco, invece, sempre sabato 21, alle 10, al centro servizi Santa Maria de’ Zairo che fa capo alla cooperativa sociale Insieme Si Può, ha voluto realizzare la mostra fotografica intitolata “Una vita una foto” abbinata ad un portfolio. La selezione di scatti, suddivisa in 4 sezioni (il corpo, la cura, i luoghi, la musica) rievoca, attraverso la forza dell’immagine, l’importanza del custodire sempre identità e dignità della persona, anche quando la demenza tende a cancellare la memoria, sconvolgendo il piano emotivo, relazione e familiare La mostra è curata dallo storico dell’arte Eugenio Manzato e dall’associazione Filanda Fotoclub, con il sostegno per la De’ Zairo degli psicologi Chiara Crovace e Martino Bollotto, e dell’educatrice Giada Graziol. Il tutto rientra nel progetto “Io sono Io, e sono unico per tutta la mia vita” dedicato alla cura dell’anziano con demenza.

“Le foto esposte appartengono alla seconda metà del Novecento, e sono foto amatoriali, ma conservano la tradizionale finalità del ritratto quale ricordo di un momento particolarmente significativo nel percorso di vita di una persona- afferma il professor Manzato -ecco dunque sfilare i ritratti degli ospiti della Casa, ora caricati delle tracce degli anni, al tempo della giovinezza o di una maturità intensamente vissuta; oppure a portare la memoria di un viaggio, una festa, un incontro. Memoria certamente preziosa per il protagonista, ma anche per i “visitatori” motivo di riflessione sulla vita che trascorre”.


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