I ragazzi del Montebellunese aspirano soprattutto a un lavoro gratificante: una professione redditizia è ambita solo dal 38%
L’esito dell’indagine sui giovani e il mondo del lavoro
MONTEBELLUNESE - Il progetto Match Point, ideato per favorire il dialogo tra giovani e imprese dell'area montebellunese, ha concluso la seconda fase della sua sperimentazione con un incontro che ha presentato i risultati di un'indagine sui giovani e il mercato del lavoro. L'iniziativa, promossa dal tavolo delle Politiche giovanili e dai Comuni dell'Area Montebellunese, ha visto la collaborazione di aziende locali e associazioni di categoria. Il focus dell'incontro è stato il questionario "Ci possiamo costruire un futuro nel mercato del lavoro?", somministrato a 392 studenti delle scuole superiori, con l'obiettivo di esplorare le percezioni e le aspettative dei giovani riguardo al futuro professionale. Il campione, composto in maggioranza da diciottenni, ha evidenziato un panorama di incertezze e speranze.
Le aspettative dei giovani
Un dato interessante emerso riguarda le scelte future: il 38% degli intervistati pensa di combinare lavoro e studio, mentre solo il 22% si dedicherà esclusivamente agli studi. Il 21% prevede di entrare subito nel mondo del lavoro, ma il 11% non ha ancora deciso. Per quanto riguarda le fonti di informazione, il passaparola tra amici e parenti è il principale canale (84%), seguito dall'uso dei social (50%). In merito ai valori che guidano le loro aspettative professionali, il 72% dei giovani desidera un lavoro che li soddisfi personalmente, mentre il 52% cerca orari che permettano di conciliare lavoro e passioni. Fare carriera è importante per il 41%, mentre un elevato stipendio è un fattore rilevante per il 38%. Meno del 20% considera come prioritaria la creazione di un'impresa o l'apertura di una partita IVA.
Le richieste dei giovani
Dai feedback raccolti, i giovani hanno espresso il bisogno di un orientamento più mirato e personalizzato, con una maggiore attenzione all'alternanza scuola-lavoro, anche per gli studenti liceali. Tra le richieste, anche una maggiore chiarezza su contratti, benefit aziendali e percorsi di carriera, nonché opportunità di confrontarsi con altri giovani e condividere esperienze professionali.
Il punto di vista delle imprese
Durante l'incontro, le aziende locali hanno evidenziato alcune difficoltà nell'inserire i giovani nel mercato del lavoro, tra cui normative di sicurezza che limitano le possibilità di sperimentare ruoli operativi e vincoli amministrativi che complicano la creazione di opportunità per i giovani. È emersa anche la necessità di migliorare la relazione scuola-azienda, in particolare per quanto riguarda il sistema dei percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO), ritenuto insufficiente.
Le istituzioni e il futuro del progetto
Andrea Marin, assessore alle Politiche giovanili di Montebelluna, ha sottolineato l'importanza di unire istituzioni, scuole e aziende per creare percorsi di supporto efficaci. Il sindaco Adalberto Bordin ha poi affermato che lo studio realizzato da La Esse offre una visione chiara delle sfide da affrontare per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, auspicando la creazione di un territorio attrattivo per le nuove generazioni. Concludendo, il progetto Match Point si conferma come un'iniziativa volta a migliorare il dialogo tra giovani e imprese locali, per favorire l'inserimento professionale e promuovere una cultura del lavoro più orientata alle esigenze delle nuove generazioni.
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