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02 gennaio 2025

Montebelluna

Piste ciclabili nella Marca: “Montebelluna non pervenuta e immobile”

Tessariol di Azione chiede più attenzione a questo tema e chiede che la pista ciclabile di via delle Piscine prosegua

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Alberto Tessariol

MONTEBELLUNA - Alberto Tessariol, referente locale per Azione, fa un’analisi della viabilità a Montebelluna, in particolare per quanto concerne le piste ciclabili, opere cruciali per la sostenibilità ambientale ma anche per la sicurezza di chi si sposta su due ruote. Tessariol parte proprio da quest’ultimo aspetto: “Nel 2023, in provincia di Treviso ci sono stati 186 scontri stradali che hanno causato 2.546 feriti e 54 morti. Incidenti che hanno cause varie ma precise, legate in primo luogo a come sono guidati i mezzi a motore e a quali norme regolano la distribuzione dello spazio pubblico. Le recenti modifiche del Codice della Strada, al di là degli slogan e di alcune misure repressive, a detta delle associazioni di familiari di vittime sulla strada finiranno per peggiorare la situazione: dall’apertura alla revisione - anche al rialzo - dei limiti di velocità agli ostacoli per creare nuove aree pedonali, aree a basse emissioni e per fare nuove corsie ciclabili”.

Nella Marca, da sette anni a questa parte, la FIAB - Federazione italiana ambiente e bicicletta premia i Comuni più attenti alla viabilità sostenibile e per il 2024 a ricevere l’ambita “bandiera gialla” sono stati Breda di Piave, Castelfranco Veneto, Mogliano Veneto, Silea e Treviso. A tal proposito Tessariol, afferma: “Montebelluna non pervenuta e immobile. Il Comune di Montebelluna, sulla base dei parametri seguiti per la classifica “ComuniCiclabili”, ovvero la promozione del cicloturismo, la costruzione di nuove piste ciclabili, aree protette, limitazione del traffico e della velocità, le politiche di mobilità urbana e i servizi a disposizione della comunità, la comunicazione dei progetti e delle iniziative, non è mai entrato in classifica da quando esiste il riconoscimento, vale a dire da sette anni a questa parte”.

La questione piste ciclabili a Montebelluna è emersa anche in occasione di un recente incontro di quartiere a Contea, durante il quale Stefano, uno studente, ha sottolineato la necessità di prosecuzione di un percorso ciclo-pedonale di via delle Piscine: al riguardo ha inviato diverse segnalazioni scritte al Comune di Montebelluna, negli ultimi due anni, ma senza ricevere alcuna risposta. Relativamente a questa testimonianza il referente locale per Azione, afferma: “Ciò che è stato riferito nello scambio avuto di recente tra concittadini ha fatto emergere una realtà avvertita dai più, fatta di immobilismo e inconsistenza del governo della città. Dal teatro in centro agli spazi a disposizione dei giovani - solo per citare casi recenti - ad una mobilità davvero a misura e servizio delle persone, pare non ci siano né pensiero né attuazione. Non sono realizzate politiche di coinvolgimento attivo della popolazione nelle decisioni che interessano la comunità… ma non vi sono nemmeno ritorni a fronte di osservazioni, richieste, proposte!”.

Alberto Tessariol, prosegue: “Qualche lustro addietro, Montebelluna era balzata agli onori delle cronache per gli sforzi profusi in tema di mobilità ciclo-pedonale, con la realizzazione di infrastrutture e la diffusione di una cultura d’attenzione e partecipazione a riguardo. Col passare del tempo, i percorsi esistenti non hanno avuto prosecuzione e non ne sono stati realizzati altri, acuendo così i problemi di compresenza sulla carreggiata di mezzi a motore, cicli e pedoni e non contribuendo in alcun modo all’alleggerimento del numero di veicoli sulle strade”. L’esponente di Azione, aggiunge che il progetto ComuniCiclabili “è un’occasione sprecata: aderendo su base volontaria all’iniziativa (FIAB è la più grande associazione ciclo-ambientalista italiana) si intraprende un percorso di miglioramento grazie a materiali, webinar, la possibilità di fare rete con altri Comuni e condividere esperienze e buone pratiche». La questione si inserisce in un quadro più ampio che ha visto nei mesi passati la mobilità montebellunese più volte sotto l’occhio della critica, con proteste e lamentele legate in particolare alle mancate asfaltature e manutenzione della rete”.

Tessariol quindi ricorda che alla vigilia di Natale del 2022, a Montebelluna il partito di Calenda aveva esortato gli organi di indirizzo politico-amministrativo a riscoprire l’importanza di una diffusa e articolata rete di piste ciclabili, per favorire la circolazione delle persone e diminuire il traffico. A distanza di due anni, l’auspicio è rinnovato con una sorta di lettera a Babbo Natale anche se precisa: “Purtroppo tra meno di un mese scade l’Avviso Pubblico del Ministero per lo Sport e i Giovani che mette a disposizione un contributo di 80mila euro a Comuni come il nostro per la promozione di mobilità ciclistica e cicloturismo. È un tema su cui tanto c’è da fare e rispetto al quale non mancano le opportunità". Nella prossima primavera, Tessariol fa sapere che favorirà l’incontro tra la Presidente FIAB della provincia di Treviso, Susanna Maggioni, e i Comitati Civici cittadini: una conoscenza allo scopo di esaminare la situazione specifica di Montebelluna e supportare le iniziative nella direzione di una mobilità sostenibile.

FOTO: Alberto Tessariol e il punto dove si interrompe la ciclo-pedonale di via delle Piscine
 


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