Il mondo del ciclismo piange Mario Penariol
È stato Presidente Onorario dell’Uc Montebelluna, oltre a essere giudice benemerito
MONTEBELLUNA - È scomparso all'alba del 2025 Mario Penariol, figura storica del ciclismo veneto, che ha dedicato la sua vita alla crescita del ciclismo giovanile. Con un impegno instancabile, Penariol è stato un osservatore attento, innovatore e promotore delle varie discipline ciclistiche. Grazie al suo contributo, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui le benemerenze dalla Federazione Ciclistica Italiana e le palme di bronzo e argento del CONI. Nel corso della sua carriera, ha ricoperto ruoli importanti nel Comitato Regionale Veneto della FCI, nella Struttura Tecnica Regionale, ed è stato Presidente Onorario dell’Uc Montebelluna, oltre a essere giudice benemerito. Classe 1946 e originario di Borghetto di Vara (La Spezia), Penariol viveva a Montebelluna.
A strappare Mario all'affetto dalle figlie Cinzia e Patrizia, dai generi e dai nipoti, è stato il riacutizzarsi della malattia con cui conviveva da tempo. Dopo essere stato ricoverato in ospedale martedì, è morto alle 2.30 di ieri, mercoledì 1gennaio 2025, all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. La sua perdita lascia un vuoto profondo, non solo tra i suoi cari, ma anche nel mondo del ciclismo veneto. Penariol aveva un legame particolare con il ciclismo femminile, area in cui si era fatto promotore di iniziative che hanno contribuito alla crescita del movimento, soprattutto nel Triveneto. La sua esperienza, arricchita dalla passione che lo contraddistingueva, ha reso Mario Penariol un punto di riferimento per atleti, dirigenti e società in tutto il paese.
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