Autovelox, Conte: 'Querelino pure, non cambio'
Il sindaco di Treviso è stato di nuovo denunciato dall'associazione Altvelox
| Angelo Giordano |
TREVISO - "Possono denunciarmi e querelarmi finché vogliono, sono pronto ad andare davanti ad un giudice e spiegare che gli autovelox li tengo accesi perché ho a cuore la sicurezza della mia comunità e perché sto apertamente dalla parte delle associazioni vittime della strada".
Così il sindaco di Treviso, Mario Conte, replica alla nuova accusa ricevuta per via giudiziaria dall'associazione "Altvelox", che si propone di neutralizzare i rilevatori elettronici di velocità sulle strade, anche del capoluogo della Marca. Si tratta di una querela per diffamazione in quanto il primo cittadino, dopo la prima denuncia ricevuta per non aver disattivato i dispositivi, ritenuti dai ricorrenti non omologati, aveva qualificato l'associazione come un gruppo di persone interessate solo a mettersi in luce, giocando, per questo, sulla sicurezza dei cittadini. "Credo ci sia qualcuno che sta lavorando con l'obiettivo di poter sfrecciare in tutte le strade senza rispettare i limiti e mettendo a repentaglio della vita della gente. Chi vuole correre a 200 chilometri all'ora in tangenziale - conclude Conte - ha sbagliato comune".