Bollette pagate in posta: i soldi finiscono nel conto dell’impiegato
Un 51enne di Riese è al centro di un’inchiesta per peculato, falso ideologico e furto aggravato
RIESE PIO X - Un impiegato delle Poste di 51 anni, residente a Riese Pio X, è al centro di un'indagine condotta dalla Procura di Treviso per presunto peculato e altri reati. L'uomo, che ha lavorato in diversi uffici postali della zona della Castellana tra cui Loria, Fonte, Altivole, Casella d’Asolo e Castelfranco, è accusato di aver sottratto denaro destinato al pagamento delle bollette dei clienti. Secondo le accuse, tra ottobre 2021 e marzo 2022, il dipendente avrebbe intascato i soldi dei clienti simulando il pagamento telematico delle bollette oppure trasferendoli direttamente sul proprio conto corrente.
Gli episodi contestati sono undici e includono anche un caso di furto aggravato e di falso ideologico. A far emergere la situazione sono stati gli stessi cittadini, che dopo qualche mese si sono trovati di fronte ad avvisi di morosità da parte dei fornitori di servizi come luce, gas e telefonia. Tra i casi più eclatanti, c'è quello di un utente che si è visto tagliare la corrente elettrica per presunti mancati pagamenti e quello di un gestore di un bed & breakfast di Fonte, che ha scoperto la mancata versamento dell'imposta di soggiorno per un intero trimestre del 2021. Ora, la Procura di Treviso ha concluso le indagini e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio dell'impiegato per i reati contestati.
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