San Pietro di Feletto, Rossana Billi morta per monossido: aperta un’indagine
La tragedia è stata scoperta dai Vigili del Fuoco, intervenuti dopo l’allarme lanciato da una collega della donna
| Angelo Giordano |
SAN PIETRO DI FELETTO – Rossana Billi, 62 anni, è deceduta nella notte tra il 14 e il 15 novembre a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio, fuoriuscito dalla caldaia della sua abitazione in via Crucolon. Lo ha confermato l’autopsia svolta dall’anatomopatologo Alberto Furlanetto, che ha riscontrato segni compatibili con l’avvelenamento da gas. Sono ancora in corso analisi di laboratorio per una conferma definitiva.
La tragedia è stata scoperta dai Vigili del Fuoco, intervenuti dopo l’allarme lanciato da una collega della donna, preoccupata per la sua assenza al lavoro presso La Nostra Famiglia di Conegliano. L’ipotesi principale è quella di un malfunzionamento dell’impianto, ma la Procura di Treviso, guidata dalla pm Barbara Sabattini, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Rossana Billi era conosciuta e stimata nel Coneglianese, sia per il suo impegno lavorativo che per le attività di volontariato come presidente del comitato Mitica 5A 1981. Residente da circa due anni a San Pietro di Feletto, lascia due figlie. La famiglia attende ora il nulla osta della Procura per poter fissare i funerali.
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