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27 gennaio 2025

Oderzo Motta

Nuova risonanza magnetica all'ospedale di Motta

L'assessore regionale Lanzarin, stamattina alla cerimonia: "Momento non facile per la sanità veneta"

| Angelo Giordano |

| Angelo Giordano |

Nuova risonanza magnetica all'ospedale di Motta

MOTTA DI LIVENZA - L’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza si è dotato di una nuova Risonanza Magnetica ad Alto Campo 1,5 tesla, in grado di offrire, grazie ai professionisti sanitari dell’équipe diretta dal Responsabile del Servizio dott. Giancarlo Addonisio nuove e più approfondite indagini diagnostiche ai pazienti ricoverati e ai cittadini del territorio di ULSS 2 Marca Trevigiana.
La nuova apparecchiatura completa il percorso di ammodernamento tecnologico dell’Ospedale di Motta di Livenza, Struttura Riabilitativa Regionale di Alta Specializzazione e polo di riferimento per i cittadini del territorio dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana.
La risonanza magnetica da 1,5 T è un’apparecchiatura di ultima generazione che mette la Radiologia di ORAS al passo con la dotazione tecnologica ospedaliera provinciale e rafforza l’offerta di imaging radiologico nel territorio opitergino-mottense. Con l’installazione di tale apparecchiatura sarà possibile ampliare al massimo l’offerta diagnostico-radiologica di ORAS permettendo l’esecuzione e la refertazione di esami ultra-specialistici, senza e con iniezione di mezzo di contrasto per via endovenosa, sui principali distretti corporei: addominale, con particolare attenzione alla patologia epatico-pancreatica e prostatica; ginecologica, con sequenze dedicate allo studio, tra le altre patologie pelviche, anche dell’endometriosi; cervicale, grazie all’elevata competenza dello staff medico su patologie oncologiche dell’ambito ORL; articolare, laddove sussistano problematiche cliniche per le quali le due risonanze a basso campo non garantiscano un ottimale risultato diagnostico. Permette inoltre di eseguire con notevole livello tecnico anche esami neuroradiologici e mirati allo studio del cuore.


In particolare, grazie all’operatività di una équipe multidisciplinare, il cui coordinamento clinico è stato affidato al Dott. Michele Carmelo Fusaro, Direttore UOC di Radiologia del Presidio Ospedaliero di Oderzo, verranno effettuate presso l’Ospedale di Motta le risonanze magnetiche al cuore, indagini di secondo livello che producono le più dettagliate immagini del cuore e dei grossi vasi. L’individuazione dell’Ospedale di Motta quale contesto adatto allo svolgimento di tali indagini radiologiche è stato possibile grazie anche alle expertise ecocardiografiche del team di professionisti diretto dal Dott. Francesco Antonini Canterin, Direttore dell’Area Cardio polmonare e Internistica di Oras e massimo esperto nazionale e internazionale in ecocardiografia.  

Il Presidente di ORAS S.p.A. Prof. Stefano Masiero ha sottolineato come tale nuova tecnologia a supporto dei professionisti sanitari garantirà diagnosi più precise e tempi di presa in carico più rapidi dei pazienti contribuendo all’eccellenza del Servizio Sanitario della Regione Veneto.


Anche l’umanizzazione delle cure ha trovato ampio spazio nella realizzazione della nuova sala radiologica: grazie al contributo di BCC Pordenonese e Monsile, infatti, sono stati installati dei pannelli allo scopo di rendere lo spazio della sala radiologica più confortevole e rassicurante per i pazienti.


 Mauro Verona, il Vice Presidente della Banca di Credito Cooperativo, ha dichiarato: “Sosteniamo pienamente questa iniziativa che interpreta un cambio di direzione nell’approccio all’assistenza sanitaria che pone al centro la persona nella sua globalità, migliorando l’efficacia delle terapie e il benessere dei pazienti e degli operatori.”


Durante l’inaugurazione sono intervenuti anche il Direttore Generale di ULSS2 Marca Trevigiana dott. Francesco Benazzi e l’Assessore a Sanità – Servizi sociali della Regione Veneto dott.ssa  Manuela Lanzarin.

In particolare l’Assessore, nel ringraziare il personale di ORAS per il lavoro, ha sottolineato che “Il momento che stiamo vivendo in Sanità è complicato e lo stiamo superando anche grazie all’attività di amministratori e professionisti come quelli che troviamo qui in ORAS. Dopo la pandemia sono emerse molte criticità,  ma con grande forza stiamo reagendo cercando di governare la richiesta, pur con le difficoltà nel reperimento di personale che oggi come oggi resta il problema principale da risolvere di tutti i sistemi sanitari, non solamente di quello veneto. ORAS è struttura  di riferimento regionale per la riabilitazione e la nuova apparecchiatura che oggi inauguriamo consentirà diagnosi più approfondite e precise, e contribuirà all’erogazione di prestazioni di alto livello ai pazienti.”

A margine dell’inaugurazione della nuova apparecchiatura c’è stato infatti il tempo di poter assistere alla coreografia di Rossella Cappotto, ex paziente di ORAS membro della Nazionale Italiana di Danza Paralimpica che ha presentato in anteprima l’esibizione che porterà nei prossimi giorni al Campionato Europeo di Danza Paralimpica a Praga, mentre Pietro Marin, altro ex paziente ha suonato un brano al pianoforte, dopo aver raccontato la sua esperienza riabilitativa in ORAS.


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Angelo Giordano

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