MURARO A MARONI: «LE PROVINCE NON VANNO ELIMINATE»
Muraro a colloquio con Maroni che lo rassicura sul ruolo degli enti intermedi, che pur verranno trasformati
| Laura Tuveri |
TREVISO - “Il Ministro Maroni mi ha assicurato innanzitutto che le Province, non saranno eliminate”. Parola di Leonardo Muraro presidente dell'Upi Veneto, Unione delle Province venete, e presidente della Provincia di Treviso. Maroni ha riferito a Muraro che è in previsione un provvedimento complessivo di riordino dello Stato, mediante modifica della Costituzione, volto a far scomparire l'attuale configurazione delle Province, istituendo enti intermedie tra Regione e Comuni, a carattere elettivo.
“Al di là del nome attribuito, è importante che si tratterà finalmente di una seria revisione dell'organizzazione dello stato, con l'eliminazione di tutti quegli enti o uffici che esercitano funzioni riconducibili agli Enti Locali (Ato acque e rifiuti, consorzi, agenzie, enti strumentali, uffici statali e regionali decentrati a livello provinciale, lontani dai cittadini, non conosciuti e non controllabili” ha detto Muraro.
Le Regioni dovrebbero avere il compito di determinare, anche attraverso la delimitazione territoriale, queste entità in base a principi geopolitici, destinando inoltre ulteriori competenze per la programmazione e la gestione di questi territori. “Una manovra di questo tipo, implicherà senza dubbio dei cambiamenti anche a livello prefettizio e di enti statali decentrati. Tutto questo in attuazione del Federalismo” ha affermato il presidente.
Muraro ho ricevuto dal compagno di partito, il ministro dell'Interno Maroni, ampie rassicurazioni sul fatto che la Lega Nord sta ribadendo con forza il ruolo strategico e intermedio di una realtà come quella provinciale che, in ottica federalista, rappresenta il secondo livello di maggior vicinanza ai cittadini dopo i municipi.
Il presidente per affrontare tali tematiche, venerdì 2 settembre, convocherà tutti i presidenti di Provincia del Veneto e da questa riunione uscirà un documento unitario da inviare a tutti i responsabili governativi, riflessione che segue l'incontro di domani, giovedì 1 settembre, a Roma con l'Upi nazionale.