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30 dicembre 2024

Treviso

SANGUE: FABRICA CONVINCE I GIOVANI A DONARE

Al via la seconda campagna di sensibilizzazione di Avis provinciale firmata dai creativi di Fabrica

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVISO - “La parte più dolorosa è togliersi il cerotto”. Lo pensano i giovani protagonisti dell’ultima campagna ideata da Fabrica per Avis provinciale. Presentata stamane nella Sala Verde del Municipio di Treviso, ha l’obiettivo di indurre i giovani ad avvicinarsi al dono del sangue. Da sempre Avis mira a convincere i giovani a diventare donatori ed essendo la donazione di sangue uno stile di vita, è necessario agire a livello culturale.

E’ il secondo anno che i giovani creativi di Fabrica firmano la campagna di sensibilizzazione di Avis provinciale, il tutto sotto l’egida del Comune di Treviso che, tramite l’assessore al Sociale, Mauro Michielon, che ha definito la donazione “la più alta forma di donazione perché non si conosce il beneficiario” lo scorso anno ha messo in contatto l’agenzia creativa voluta dalla Benetton e l’Avis provinciale.

Il manifesto dello scorso anno mostrava un ragazzo, Giovanni, con un grosso cerotto sul braccio che diceva che l’unico dolore del donare il sangue era togliersi il cerotto. Quest’anno i creativi hanno fatto si che Giovanni invitasse otto amici di diverse nazionalità e il risultato è uscito un simpatico ed accattivante manifesto che raffigura nove volti di giovani colti nella smorfia di fastidio che accompagna l’atto di staccarsi un cerotto che alla fine i giovani dicono essere l’atto più doloroso della donazione del sangue.

Da sinistra l'assessore al Sociale del Comune di Treviso, Mauro Michielon, il presidente Avis provinciale, Gino Foffano, il consigliere del consiglio esecutivo Avis provinciale, Wanda Pradal, e il direttore artistico di Fabrica, Omar Vulpinari.

Omar Vulpinari, Expanded Media Director di Fabrica, nel ribadire la volontà di Fabrica di continuare a sostenere Avis provinciale ha spiegato la scelta creativa: “Abbiamo voluto lavorare contro la paura legata all’atto della donazione, in primo luogo quella del dolore, e visto che il nostro target sono i giovani, abbiamo voluto che fossero altri giovani a portar loro il messaggio. I giovani, infatti, non vogliono sentirsi comandati e per creare consenso l’invito deve partire da loro pari”.

La campagna sarà diffusa da metà ottobre in forma di affissione. Per Fabrica si tratta di un ulteriore tassello nel mosaico delle collaborazioni con istituzioni nazionali ed internazionali a favore di argomenti di carattere sociale, con particolare attenzione alla sfera della salute e della prevenzione: la pluriennale collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità per cui ha realizzato campagne contro il fumo, la tubercolosi, per la prevenzione degli incidenti ai bambini e per la sensibilizzazione sul tema della disabilità, solo per citare le più recenti.

Sono iscritti all’Avis provinciale circa 35 mila soci, di cui 32 mila sono i donatori attivi. Ogni mese si iscrivono all’Avis 210 persone Lo scorso anno c’è stato il record di donazioni: oltre 50 mila sacche. Quest’anno si è registrato un calo, pari al 4.4% dovuto, che secondo il presidente di Avis provinciale, Gino Foffano, è dovuto ad un disagio che stanno vivendo singoli e famiglie per il quadro economico incerto che molto spesso significa anche perdita di lavoro: le preoccupazioni distoglierebbero gli avisini dal dono del sangue.

Lo zoccolo duro dei donatori (30%) ha dai 40 ai 50 anni. I giovani dai 18 ai 20 anni solo il 2.4%, quelli dai 21 ai 30 il 16%, mentre il 30% dei donatori è di età compresa fra i 30 e i 40 anni.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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