FEBBRAIO NEFASTO: 12 MORTI SULLE STRADE TREVIGIANE
L'alterazione dello stato psico-fisico del conducente è la prima causa di incidente
Nel mese di febbraio sono avvenuti 12 decessi per incidenti stradali. Un dato leggermente superiore alla media degli ultimi 15 anni (10 decessi al mese) ma doppio rispetto alle morti causate da sinistri stradali nel febbraio 2007. Dall’inizio del 2008 i decessi stradali sono stati 18.
Tre decessi sono stati causati dalla distrazione di uno dei conducenti coinvolti, altri sette dall’alterazione dello stato psico-fisico. Per laterazione psico-fisica si intende sia il malore del conducente sia l’alterazione dovuta all’assunzione di alcool o droghe. Ed è proprio l’assunzione di sostanze stupefacenti ad emergere come causa sempre più frequente di incidenti.
In aumento anche la frequenza degli incidenti mortali in autostrada: nel decennio 1991-2001 le autrostrade trevigiane sono state teatro di una media di 4 decessi l’anno, mentre dal 2002 al 2007 la media è salita a 7 ogni anno. Nei primi due mesi del 2008 sono già morte 5 persone in incidenti letali in autostrada.Un ruolo drammaticamente importante lo hanno giocato i conduttori di autocarri: dei 42 decessi avvenuti in autostrada fra il 2002 e il 2007, in 25 casi era coinvolto un autocarro.
"Aumenta la percentuale di guida in stato di ebbrezza - commenta il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro - e in particolare sotto l’effetto di stupefacenti. È da tempo che lancio l’allarme: non c’è più solo l’alcool, quello della droga è un problema sottovalutato e sottocomunicato. A questo punto, si dovrebbe dotare le forze di polizia di “drug test” agili per fare tutte le valutazioni del caso". "Il nostro impegno in favore della sicurezza stradale continua - prosegue Muraro - L’aumento di questo inizio anno ci fa capire che non dobbiamo abbassare la guardia”.