Inquinamento: Veneto oltre la soglia. Con una crescita di ozono
Dati Arpav 2012
VENEZIA - L'inquinamento dell'aria si conferma uno dei problemi che accomuna il Veneto alle altre regioni della Pianura Padana. Dopo un calo complessivo della concentrazione degli inquinanti durato un quinquennio e favorito dalle misure per la riduzione delle emissioni adottate a livello regionale e locale nella mobilità e nell'industria, negli ultimi due anni la situazione si è stabilizzata.
Lo evidenzia la Regione Veneto, in una nota, precisando che per quanto concerne le polveri sottili (Pm10) i dati della rete Arpav hanno rilevato per gli anni 2010-2012 in tutte le città del Veneto, ad eccezione di Belluno e Feltre, un numero di superamenti del valore limite giornaliero superiore ai 35 giorni per anno.
Per l'ozono, inquinante tipicamente estivo, i dati del 2012 mostrano un peggioramento rispetto al 2011 dovuto ad un'estate caratterizzata da episodi anche prolungati di caldo, soprattutto in giugno e nella seconda metà di agosto. Le centraline Arpav hanno registrato 219 episodi di superamento della soglia di informazione contro i 192 dell'anno precedente.
Oltre agli inquinanti 'tradizionali' il monitoraggio dell'ultimo triennio ha permesso di individuarne di 'emergenti', come il benzo(a)pirene, che registra un aumento probabilmente legato all'utilizzo di biomasse per il riscaldamento, quali legna e pellet. La Regione sta lavorando al nuovo Piano per la qualità dell'Aria che terrà conto delle nuove emergenze.