Flash mob contro la cartiera alla commemorazione del 4 Novembre
Personaggi del mondo della cultura si appellano ai cittadini per bloccare il progetto
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO – Flash mob contro la cartiera alla cerimonia per la commemorazione del 4 Novembre per la fine della Prima Guerra Mondiale. Ad organizzarlo una quarantina di attivisti del comitato “No Ecomostro”, nato per fermare l’insediamento dell’industria Rotocart tra via Sile e via Lovara. Indossavano della mascherine in faccia ed avevano dei cartelloni con slogan contro il progetto. Hanno aspettato in modo composto che passasse il corteo guidato dal sindaco Luciano Dussin. Poi per tutta la giornata il comitato ha continuato a raccogliere firme in piazza Giorgione, raggiungendo in serata quota 3mila adesioni.
Al fianco del comitato si sono schierati anche una trentina di personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo: si appellano ai cittadini. «Siamo a voi per chiedere aiuto: è la terra, nostra Madre, che ce lo chiede – recita l’appello firmato da tutti i citati – Castelfranco è in emergenza. Se Giorgione il grande, colui che aprì la pittura al paesaggio potesse vedere com’è stata trasformata quella terra dove lui ha vissuto e dipinto, si vergognerebbe d’esserci nato! Qui non è più questione privata, ma nostra. Il diritto alla terra è di tutti e tutti insieme si deve decidere che uso farne. Crediamo che Castelfranco abbia già dato come cementificazione, e le fabbriche e i capannoni, per lo più chiusi, hanno mostrato il loro limite e fallimento, bisogna pensare ad altro, magari ritornare a lavorare la terra, ma ce ne sarà ancora se non fermiamo gli scempi in agguato?
A Castelfranco Veneto in nome del Dio denaro gli amministratori hanno deciso di sottoporre il nostro territorio ad un massacro indiscutibile. In due e due quattro, di sotterfugio, senza discuterne con chicchessia, la giunta sta trasformando un terreno comunale, bene di tutti Noi, attualmente coltivato, in terreno privato industriale, dando via libera alla vendita e ai lavori di un nuovo eco-mostro». Si rivolgono ai cittadini invitandoli a partecipare alle proteste che ci saranno.
«E pensare che queste persone che ci amministrano, provengono pure loro dalla campagna, dalla terra, ma non hanno un senso della terra – proseguono - accecati dal potere e dal denaro, non pensano alle conseguenze delle loro scelte, né tanto meno di interpellare la cittadinanza, farla partecipe di un bene o male comune, quale lo si voglia intendere. Dovremo riflettere tutti su cosa è bene e cosa è male, su cosa serve alla comunità e cosa al singolo individuo, sul senso di bene comune, e la terra è, non solo bene comune, ma supremo, la vita. È per questo che vi invitiamo a leggere la trama del progetto di questo eco-mostro, a farvi interpreti e protagonisti, attivandovi come potete, divulgando il messaggio e partecipando in massa alle proteste che seguiranno».
A firmare l’appello l’attore Marco Paolini, il violoncellista castellano Mario Brunello, il musicista Claudio Cecchetto, il regista Ermanno Olmi e poi Mirko Artuso (attore), Marco Ballestracci (scrittore), Natalino Balasso (attore), Gualtiero Bertelli (musicista), Ricky Bizzarro (musicista), Vico Calabrò (pittore), Massimo Carlotto (scrittore), Giuseppe Cederna (attore), Michele Da Pozzo (scrittore e naturalista), Fausto De Stefani (alpinista, presidente onorario Mountain Wilderness), Fulvio Ervas (scrittore), Angelo Gatto (pittore), Cesare Lasen (botanico, consigliere Comitato Dolomiti Patrimonio dell'Umanità), Sergio Lironi (presidente onorario Legambiente Padova), Giuliana Longoni (referente per Castelfranco del Forum Movimenti per la Terra e Paesaggio), Tolo Marton (musicista), Giusto Pio (musicista e compositore), Enzo Procopio (regista), Roberto Scalabrin (musicista), Berto Zandigiacomi (vicepresidente ItaliaNostra Treviso), Michele Zanetti (naturalista, presidente Associazione Naturalistica Sandonatese), Andrea Zanoni (europarlamentare) Marisa Michieli Zanzotto (moglie di Andrea Zanzotto).