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26 novembre 2024

Mogliano

«No agli inceneritori»

Incontro a Mogliano tra le cinque amministrazioni che si battiono dal 2009 contro il progetto di Unindustria

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

«No agli inceneritori»

MOGLIANO - I Comuni di Mogliano Veneto, Marcon, Quarto d’Altino, Casale sul Sile e Preganziol, già firmatari nel 2009 di una convenzione per fermare il progetto presentato nel 2008 da Unindustria Treviso, di realizzazione di un inceneritore a Bonisiolo, presentano ora le osservazioni al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali.


Il progetto dell’impianto, che avrebbe bruciato 250.000 tonnellate annue di rifiuti, è stato infatti stoppato nel 2010 in attesa che venisse approvato il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, grazie a una formidabile mobilitazione di cittadini e amministrazioni locali. Le 5 Amministrazioni prendono atto con soddisfazione che nel Piano Regionale, ad oggi adottato dalla giunta, non sono previsti nuovi impianti di incenerimento; nonostante ciò, con atteggiamento propositivo, hanno presentato delle osservazioni al Piano, in quanto vi si considera ancora prioritario l’incenerimento, tanto che si parla di potenziamento di alcuni impianti esistenti.


“L’abbiamo sempre sostenuto – commenta Bortolato, Assessore all’Ambiente di Mogliano Veneto, Comune capofila – incenerire i rifiuti è la strada sbagliata. Prima bisogna ridurli, poi puntare al riuso e riciclarli; già l’Europa ci spinge a fare questo”. E aggiunge: “In sinergia con l’altro gruppo di Comuni, facenti capo a Silea contrastanti il progetto di un impianto gemello, dal 2009 ci battiamo contro questi due progetti scellerati. Chiediamo che Unidustria ritiri i progetti e che venga messa una pietra tombale sull’ipotesi di costruire gli inceneritori di Mogliano e Silea”.


La sindaca di Quarto d’Altino, Silvia Conte, aggiunge: “Chiediamo con forza che nel Piano Regionale venga inserito nelle attività di monitoraggio l’impatto sulla salute della popolazione. Inoltre perché davvero il piano sia efficace è necessario introdurre degli incentivi concreti per la riduzione alla fonte dei rifiuti.”


L’Assessore di Casale sul Sile, Massimo Da Ros: “Vorrei sottolineare come questo Piano, fin dalle sue premesse, indichi la non necessità di ulteriori volumi di discarica, oltre che di inceneritori. Chiediamo che quei rifiuti urbani, che per il momento non possono essere avviati al riciclo, vengano stoccati in discariche monomateriale per un loro futuro riutilizzo grazie alle nuove tecnologie.”

 

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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