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10 novembre 2024

Italia

Monti a testa bassa contro Letta: "Su Imu si è inginocchiato a Pdl"

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Monti a testa bassa contro Letta:

Roma, 20 ott. (Adnkronos) - Approdo della legge di stabilità in Parlamento e Consiglio Ue. Il presidente del Consiglio Enrico Letta si prepara ad una settimana particolarmente intensa e su una domenica che doveva essere dedicata in prevalenza al riposo dopo gli impegni dei giorni scorsi (approvazione della manovra e incontro negli Usa con il presidente Barack Obama), piombano le dure dichiarazioni di Mario Monti, che rinnova e rinforza le critiche nei confronti dell'esecutivo già espresse in passato.

L'esecutivo, condizionato da Pd e Pdl, "sta diventando il governo del dis-fare alcune riforme fatte nel passato" afferma Monti, ospite su Raitre di 'In mezz'ora', condotta da Lucia Annunziata. "Inginocchiandosi di fronte al Pdl" per tagliare l'Imu, aggiunge l'ex premier, il governo ha scelto di "non fare una manovra adeguata sul cuneo fiscale e di lasciar aumentare l'Iva perché non c'erano i soldi". Inoltre questo esecutivo è "minacciato dal Pd che, in un fase precongressuale, è una variabile molto perturbata e dal Pdl che fa diktat quotidiani: certe volte il governo si scrive Letta e si legge Brunetta", per le questioni in materia economica.

Affermazioni di fronte alle quali il presidente del Consiglio non si scompone. Continuano a far fede le parole pronunciate venerdì scorso nell'intervista al Tg1: "Ormai sono abituato a convivere con l'instabilità, parlerò con Monti, parlerò con Fassina, ma sono convinto che saranno questioni che ci consentiranno di essere poi più forti".

Con il viceministro dell'Economia, Letta si è visto sabato e dal confronto è scaturita la decisione di affidargli la regia dell'iter parlamentare della legge di stabilità. Con Monti invece il premier dovrebbe incontrarsi nel corso della prossima settimana, che per il numero uno di palazzo Chigi si preannuncia piena di appuntamenti.

Sempre durante l'intervista da Lucia Annunziata, sulla vicenda delle sue dimissioni da Scelta Civica, Monti dice: "Trovo un po' curioso che Mauro e Casini, che stanno facendo aperture a Berlusconi e Pdl, critichino Scelta civica e vadano verso coloro che minano la stabilità del governo". Quanto al recente pranzo tra il ministro della Difesa Mauro e Silvio Berlusconi "io non lo avrei fatto", dice l'ex premier.

Mauro e Casini "vedono uno spazio elettorale più ampio da quella parte. Anch'io avrei fatto volentieri con l'intera Scelta civica un movimento verso il centrodestra, verso un Pdl depurato di talune personalità e di talune prassi di comportamento, che non discuto ma che sono esattamente antitetiche ai motivi per i quali Scelta civica è nata, con il grande appoggio di Casini e di Mauro" afferma Monti.

"Non è solo Berlusconi - risponde l'ex premier ad una sollecitazione della conduttrice - non voglio fare liste di nomi, non tocca a me, non sono né falco, né colomba, né ovviamente grillo. Volentieri avrei fatto un accordo con il Pdl che non fosse quello di chi manda indietro il vicepresidente della Commissione europea quando viene ad occuparsi di Italia, un Pdl che non fosse populista, un Pdl che sostenesse veramente i governi che dice di sostenere".

 


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