Il futuro del Pd? "Spazzare via il vecchio. Per nuove prospettive"
Intervista a Floriana Casellato in vista della primarie del Pd
TREVISO - "Vorrei un PD rinnovato, sganciato dalle logiche di corrente e che riporti i contenuti al centro del dibattito politico". Floriana Casellato (in foto) ci ha detto la sua in vista delle primarie del Pd, per cui si andrà a votare il prossimo 8 dicembre. Dopo l'intervento dell' on.le Rubinato, abbiamo posto le medesime domande all' on.le Floriana Casellato, deputata del Partito Democratico e sindaco di Maserada.
Sono state depositate le candidature per le primarie nazionali. Quali sono le vostre valutazioni?
Credo che siano quattro candidature molto interessanti, che rappresentano l'anima plurale del Partito Democratico. Quando nel 2007 veniva fondato il PD, nasceva proprio dalle storie di due grandi partiti, con l'intenzione di dare voce a chi volesse davvero un partito rinnovatore, riformista e plurale. Dopo le segreterie che si sono succedute, questi quattro candidati rappresentano sensibilità diverse. Quello che più conta, almeno per me, è quale idea di Partito Democratico si ha e si vuole trasmettere, ridare identità ad un partito che ultimamente l'ha smarrita. Credo sia necessario riportare i contenuti al centro del dibattito politico, pensare a quale ruolo dare all'Italia nella politica internazionale, trovare strade concrete per uscire dalla crisi, dare nuove prospettive ai giovani e alle imprese, ripartendo dal lavoro. Su questi punti, e non su slogan propagandistici, spero si sviluppi il nostro Congresso.
Il vostro ruolo di cerniera tra il nostro territorio e il Partito nazionale comporta una scelta di fondo, che sicuramente trasmetterete anche ai vostri elettori. Avete fatto una scelta con il vostri amici nazionali per appoggiare un candidato? Quale? Perché?
"I nostri amici nazionali" non capisco bene cosa significhi. Il Partito mi ha chiesto la disponibilità per rappresentare il territorio Veneto, e trevigiano in particolare, a livello nazionale, in Parlamento, e io ho accettato cercando di portare la mia esperienza politica e amministrativa, la mia passione per la politica e per il bene comune. Cerco di ascoltare sempre la base del partito, gli amici dei circoli locali, gli iscritti e gli elettori perché sono loro a dare vera voce alle esigenze del territorio, che poi cerchiamo di perorare a Roma. Per la mia storia, per il mio trascorso, ho scelto di appoggiare la candidatura di Gianni Cuperlo, per l'impegno che ci sta mettendo come candidato, per l'idea di sinistra, di partito e di Paese che ha. Apprezzo molto anche la candidatura di Pippo Civati la ma la storia di Cuperlo è molto più vicina alla mia, e il suo tentativo di rimettere al centro i veri valori della sinistra, mi spingono a sostenere la sua candidatura.
Mutatis mutandis, qual è lo stato del PD a livello provinciale?, di che cosa avrebbe bisogno per raccordarsi meglio con la società trevigiana?
Il Partito Democratico a livello provinciale deve diventare sempre più un punto di riferimento per i circoli locali, deve promuovere il dibattito, il confronto, cercare di sostenere i prossimi candidati alle amministrative 2014 e dare una linea di continuità tra quanto succede a livello nazionale e la realtà specifica del territorio locale. Vorrei un PD a Treviso attento ai bisogni veri dei cittadini, alle nuove povertà, alla difficile situazione occupazionale, che sia da pungolo all'amministrazione e agli amministratori. Vorrei anche, però, un partito in grado di entusiasmare la gente, dare nuove prospettive e grandi ideali ai giovani, riavvicinarli al piacere di "fare politica". Io metto a disposizione la mia esperienza e la mia dedizione a chi sarà chiamato a guidare il PD provinciale, fin da subito.
Qual è la tua posizione nei confronti dei due candidati? Avete scelto chi intendete appoggiare? Perché?
Sono già stata chiara in merito, nei giorni scorsi sia sulla stampa che sui miei canali web. Appoggerò la candidatura del giovane Leone Cimetta, pur apprezzando la disponibilità di Lorena Andreetta, e con dispiacere per l'esclusione del collega Scriminich. Fino all’ultimo ho puntato su un candidato condiviso, che esprimesse la volontà di un ricambio generazionale e che si sganciasse finalmente dai calcoli di opportunismo e di appartenenza a questa o quella corrente.
Non ci siamo riusciti ma credo che quella di Leone Cimetta sia un buona candidatura, forte, nuova e di rottura con il passato. Alla mia età e con il bagaglio di esperienza che ho maturato, credo fortemente che il futuro del Partito, anche Provinciale, stia nello sgomberare il campo dai vecchi schemi di spartizione di poteri e di rappresentanze interne, puntando sui giovani e sul rimettere al centro i contenuti e i problemi concreti dei cittadini.
Solo così i partiti, in primis il nostro, recupereranno credibilità e fiducia da parte della gente. In un momento in cui la rappresentanza sta toccando il suo momento più triste e fallimentare. Ricordo inoltre l’ottimo lavoro e il ruolo centrale che Cimetta ha ricoperto nella campagna elettorale di Giovanni Manildo, dimostrando grande capacità pratica, intelligenza politica e uno spirito di collaborazione che sono un’ottima base per diventare un buon segretario provinciale, nonostante la sua giovane età. Io mi metto a disposizione fin d’ora per sostenerlo e affiancarlo in questa bella e positiva sfida.
Domani, sullo stesso argomento, l'intervista all'on.le Laura Puppato.