30/01/2025velature sparse

31/01/2025pioggia debole

01/02/2025pioggia e schiarite

30 gennaio 2025

Cronaca

"Veneto campione nazionale di codici bianchi: chi ha problemi gravi viene classificato in modo improprio e costretto a pagare ticket esorbitanti”

Bigon sui Pronto Soccorso in Veneto: “Nel 2023 il Veneto ha incassato 16 milioni mentre la Lombardia che ha il doppio degli abitanti, solo 3 milioni"

| Ingrid Feltrin Jefwa |

immagine dell'autore

| Ingrid Feltrin Jefwa |

pronto soccorso

VENETO – Dito puntato sulla gestione dei codici di gravità nei pronto soccorso del Veneto. "I dati parlano chiaro: il Veneto è la regione con la percentuale più alta di codici bianchi nei Pronto Soccorso, con numeri che superano il 54% degli accessi nel 2022 e 2023. Questo significa che migliaia di cittadini, spesso con problemi di salute di una certa importanza, vengono classificati come accessi impropri e costretti a pagare ticket esorbitanti. Parliamo di persone con coliche renali, crisi ipertensive, difficoltà respiratorie ed epistassi, che vengono lasciate ore e ore in Pronto Soccorso per poi vedersi attribuire un codice bianco e dover pagare tutto di tasca propria. E intanto la Giunta regionale continua a ignorare il problema e a fare spallucce. Basti pensare che una mia mozione, depositata a fine 2024 e che chiedeva un intervento diretto, attende ancora di essere discussa". Lo dice la consigliera regionale del Pd, Anna Maria Bigon.

"La Regione, invece di rafforzare la sanità territoriale e ridurre le liste d’attesa, continua a scaricare il problema sui cittadini, facendo cassa con i ticket. Dal 2018 al 2022, il Veneto ha incassato oltre 14 milioni di euro all’anno dai ticket di Pronto Soccorso, cifra che nel 2023 ha sfiorato i 16 milioni. Per fare un confronto, la Lombardia, con il doppio degli abitanti, ne incassa appena 3,15 milioni. La criticità si lega al un progressivo smantellamento dei servizi territoriali a favore del privato. Le persone infatti si rivolgono al Pronto Soccorso perché non trovano risposte altrove: la medicina di base è in sofferenza, le strutture intermedie sono insufficienti, le liste d’attesa sono infinite. E chi ha bisogno di cure urgenti viene punito con un ticket ingiusto". "Non possiamo più aspettare. La Regione - conclude Bigon - apra gli occhi e agisca subito, rafforzando la sanità pubblica e tutelando il diritto alla salute di tutti i cittadini veneti. Si riparta discutendo urgentemente della mozione chiusa nei cassetti che chiede un impegno concreto per affrontare questa situazione".
 


Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo


 

 


| modificato il:

foto dell'autore

Ingrid Feltrin Jefwa

SEGUIMI SU:

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×