Veneto nel mirino della banda di ladri: con sé anche armi da fuoco
Sette arresti per 71 furti in tutto il Nord Italia. Il bottino complessivo è stato di oltre 181 mila euro, tra gioielli e denaro in contanti
VENEZIA - Il Veneto è stato una delle principali mete della banda criminale composta da sette albanesi, arrestati dai carabinieri di Sesto San Giovanni per una serie di furti in abitazione in tutto il Nord Italia. Tra marzo e luglio 2023, il gruppo ha messo a segno 71 colpi, tra consumati e tentati, operando anche in Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Il bottino complessivo è stato di oltre 181 mila euro, tra gioielli e denaro in contanti.
I ladri, di età compresa tra i 24 e i 34 anni, avevano trasformato il parcheggio multipiano dell’aeroporto di Milano-Linate nella loro base operativa. Qui tenevano un’Audi S4 a cui sostituivano le targhe con altre rubate per ogni colpo, spesso decidendo la meta dei furti solo la sera stessa. La banda si vantava delle proprie abilità, come dimostrano le intercettazioni ambientali. “Da Udine in giù, giuro che in quattro giorni abbiamo fatto 200 mila euro”, si sente dire a uno degli indagati.
In Veneto e Friuli, i ladri erano particolarmente cauti, portando con sé persino armi da fuoco, mai utilizzate, per difendersi da eventuali reazioni degli abitanti. “Qui è come rubare in Albania. Esce tutto il quartiere”, scherzava uno degli arrestati.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Monza e supportate dal Gip di Milano, hanno fatto emergere il modus operandi del gruppo e radicato la competenza giudiziaria nel capoluogo lombardo, dove è nata l’associazione a delinquere. I sette, accusati anche di detenzione illegale di armi, sono ora in carcere.
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