LA LEGA NORD ESAGERA, I PICCIONI NON SI ABBATTONO
In Comune non sono giunte lamentele dei cittadini rispetto ai presunti guai provocati da questi volatatili
| Laura Tuveri |
Preganziol - In merito all’interrogazione della Lega Nord di adottare una soluzione per il controllo numerico dei colombi nel territorio comunale di Preganziol, l’amministrazione comunale chiarisce che sono altre le soluzioni solitamente adottate nelle città per contrastare la sosta e la nidificazione dei piccioni. “Ci sembrano esagerate le dichiarazioni rilasciate dal consigliere Moino in tema di misure di contrasto della presenza dei piccioni in territorio comunale, spiega l’assessore alle politiche ambientali, Stefano Mestriner. Definire “flagello” l’attuale stato delle cose è uno sproposito, soprattutto se teniamo conto che a oggi, presso gli uffici comunali, non è mai pervenuta alcuna protesta di cittadini e, alla luce di precise verifiche con l’Ulss, non è stato decretato alcun pericolo contingente né alcun problema di carattere igienico-sanitario.
E’ certamente importante prestare la dovuta attenzione alla questione, ma altre sono le modalità operative da adottare. A Preganziol non vi sono le condizioni ideali a livello di architettura urbana per l’installazione di dissuasori anti piccioni, così come abbiamo provveduto a fare contrastare la sosta e la nidificazione presso la sede municipale.
Ciò nonostante, non ci sembra la giusta soluzione quella suggerita dal consigliere Moino di “abbattere” i piccioni. Se ai consiglieri della Lega piace andare a caccia altre sono le sedi in cui esercitare la caccia al volatile. Nel caso in cui la diffusione dei colombi assumesse un effettivo livello di criticità – conclude l’assessore Mestriner - in ogni caso l’Amministrazione comunale eviterà accuratamente l’abbattimento dei volatili. Anche specifici uffici di competenza, a carattere provinciale, che abbiamo consultato ci confermano la consueta adozione di sistemi deterrenti o dissuasori incruenti per limitare danni e degrado ad edifici e monumenti e per allontanare potenziali rischi igienico-sanitari, tra cui le catture periodiche mirate. In nessun caso il provvedimento consiste nell’abbattimento dei colombi. Ci sono già fin troppi cacciatori sul territorio.”