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15 dicembre 2024

Castelfranco

Anziana in fin di vita in stanza con malata che urla: figli pagano per farla stare sola

Eppure il letto libero, stando a quanto dicono i famigliari, c’era. Presentato reclamo all’Ulss 8

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

Anziana in fin di vita in stanza con malata che urla: figli pagano per farla stare sola

CASTELFRANCO – Era in una stanza con un’altra donna, malata di Alzheimer, che urlava in continuazione, i figli hanno richiesto di poterla fare stare da sola, ma, stando a quello che raccontano, nonostante ci fossero dei letti liberi, hanno dovuto pagare.

Per questo i famigliari di un’anziana di 88 anni morta ad aprile scorso dopo il ricovero in ospedale hanno presentato un reclamo alla sede dell’Ulss 8.

Sempre in base al loro racconto, l’88enne era molto grave, i medici le avevano dato poche ore di vita. Dopo un giorno insieme all’altra paziente che urlava i famigliari hanno richiesto di poterla fare stare da sola, sentendo all’altoparlante che c’erano state delle dimissioni credevano non ci sarebbero stati problemi: la stanza, però, per loro non c’era. Anche se, stando alla loro versione, quando si sono detti disposti a pagare pur di far morire tranquilla la madre, in pochi minuti è stata trasferita l’altra signora venendo accontentati.

 

«Andiamo dagli infermieri di turno chiedendo, dato che ci hanno detto  che nostra madre è grave, di poterle dare un po’ di tranquillità cambiando lei o la signora vicina – recita un estratto dello scritto -. Ci rispondono che non è possibile perché non ci sono letti, mentre noi avevamo sentito che qualcuno era stato dimesso dalle loro comunicazioni tecniche. Mia madre trova il fiato per chiedere che questa signora si calmi, quindi capiamo che non è possibile passare ancora una notte in queste condizioni e ritorniamo dagli infermieri ripresentando la necessità. Dicono nuovamente che non è possibile.

Allora, per poter permettere a nostra madre di morire con tranquillità, decidiamo di chiedere la stanza a pagamento e chiedo se devo andare dalla direzione per presentare la domanda. Inspiegabilmente tutti si animano e in cinque minuti la stanza si libera dalla signora con Alzheimer e abbiamo la stanza libera solo per noi. Che i soldi abbiano fatto il miracolo?».

 

L’Ulss 8 al momento non entra nel merito della vicenda, fa sapere comunque che incontreranno nei prossimi giorni i famigliari dell’anziana.

«In relazione alla richiesta di chiarimenti – recita una nota - si informa che la segnalazione è stata presa in carico dall’Ulss 8 e che i familiari della signora sono stati già contattati per un incontro chiarificatore che avverrà nei prossimi giorni».

 



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Matteo Ceron

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