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24 dicembre 2024

Esteri

Si trasferisce in un ospedale abbandonato per risparmiare sull’affitto

Aisha Barratt, donna 35enne, produttrice televisiva freelance, ha deciso di diventare una “property guardian” per un ospedale abbandonato nel centro di Londra

| Alessandra Zannini |

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| Alessandra Zannini |

ospedale

Il rincaro degli affitti è un problema che colpisce l’Italia come all’estero, e di questi tempi trovare una soluzione abitabile a prezzi abbordabili sembra impossibile, soprattutto nelle grandi città. Così, per sfuggire a questa condizione, esistono metodi che ai più possono sembrare assurdi, ma che stanno prendendo piede tra chi non ha molte scelte. Una trama che ricorda la serie televisiva Crashing (2016), è anche la storia di Aisha Barratt, donna 35enne, produttrice televisiva freelance, che ha deciso di diventare una “property guardian” per un ospedale abbandonato nel centro di Londra.

 

Tra le sue testimonianze video: corridoi oscuri, passaggi delimitati da catene e il racconto di come una sera dice di aver «visto una presenza nell'angolo» della sua camera da letto. Come lei, altre 150 persone hanno optato per vivere insieme tra gli ampi spazi offerti, anche se con problemi strutturali in alcune aree. In cambio del lavoro di custode, l’affitto medio all’interno della struttura per una stanza delle dimensioni di uno studio flat si aggira tra le 400 e le 500 sterline, ma come afferma Aisha sul suo profilo Tik Tok, c’è chi può permettersi di spendere anche un migliaio e mezzo di sterline per il sottotetto: cifra che nel cuore della città anglosassone assicura a malapena un posto in appartamento condiviso.

 

Inoltre, le bollette sono incluse, pagate dalla compagnia che gestisce i guardiani e la giovane donna sottolinea come siano maggiori gli aspetti positivi, anche se bisogna fare i conti con un ambiente che ricorda il paranormale. Tra i quesiti dei suoi follower, le viene chiesto se si senta realmente al sicuro: «Siamo mai davvero al sicuro? Per quanto riguarda l'edificio, sì, mi sento al sicuro, ci sono un sacco di telecamere di sorveglianza e sistemi di sicurezza. Le persone, invece... ci sono delle uova marce tra chi si occupa della proprietà». Con i suoi video, Aisha cerca di avvicinare il suo pubblico a questa realtà in tre tour in esplorazione dentro le aree più remote dell’ospedale, dove è necessario chiedere il permesso per accedervi. Emergono così vecchie attrezzature mediche, inceneritori e seminterrati chiusi a chiave, sbarrati dalle catene, ma il fatto di avere un seguito sui social le dà il coraggio di affrontare questi spazi bui.

 

Immagine di repertorio


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Alessandra Zannini

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