Salvini: "Il 14 novembre sciopero fiscale. Altro che forconi"
Agli imprenditori faremo pagare la metà delle tasse che pagano oggi
PADOVA - "Oggi proponiamo un'alternativa al renzismo, che è una deriva pericolosa, statalista, che sta cercando di annullare tutto quel che rimane dell'identità, del commercio, del territorio, della democrazia". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini (in foto), nell'ambito del Congresso straordinario del Carroccio a Padova che ha votato, con un solo voto contrario, un ordine del giorno che prevede la proroga del suo mandato fino al 15 dicembre 2016. Il mandato del segretario sarebbe altrimenti scaduto nell'estate 2015.
"Proporremo non ai partiti, ma ai padani e agli italiani - dice Salvini - una visione diversa, coraggiosa, rivoluzionaria, scommettendo sui cittadini, sugli imprenditori, su chi produce e crea ricchezza, facendo loro pagare la metà delle tasse che pagano oggi. Per il momento andiamo soli, perché siamo l'unica alternativa seria al renzismo. Se qualcun altro ci farà compagnia sono solo contento''.
"Partiamo dal tema del lavoro, dalla riforma Fornero per cui abbiamo raccolto le firme per cancellarla, dagli artigiani, dall'abolizione degli studi di settore che sono una vergogna" scandisce il segretario. "Oggi il centrodestra non esiste, è solo una categoria dello spirito, così come non esiste il centrosinistra - rimarca - esiste solo il renzismo che vuole radere al suolo tutto quello che c'era prima e ha i mezzi mediatici e giudiziari per farlo". "Poi - continua - c'è un centrodestra in ordine sparso, un po' qui un po' là, un po' al governo, un po' a favore dell'immigrazione, un po' delle coppie gay, un po' con la Merkel e poi dall'altra c'è la Lega".
Quanto all'assoluzione di Berlusconi, "mi fa piacere, umanamente e politicamente, per lui. Mi spiace che gli italiani abbiano sbattuto via milioni di euro per indagini inesistenti e bocciate da altri giudici. Mi viene il dubbio che se fai il bravo con chi di dovere, finisci bene, se fai il cattivo, finisci male. E noi siamo nati per fare i cattivi''.
Poi i toni si scaldano su fisco e governo e annuncia lo sciopero fiscale per il 14 novembre: "Noi parliamo a un popolo che ha perso la fiducia, dovremmo essere alternativa alla sfiducia. Abbiamo il tempo per preparare qualcosa di cui tutto il mondo parli, pensate cosa accadrebbe se un venerdì di novembre, facciamo il 14, da Nord a Sud tutte le persone che producono e lavoro e sono strangolate da Equitalia, da Stato ladro, da studi di settore dicessero basta: io oggi non pago, vi affamo, non apro il negozio e se apro non rilascio lo scontrino, faccio una corsa gratis del taxi, faccio straordinari gratis".
"Noi stiamo parlando di una rivoluzione fiscale, altro che 9 dicembre e movimento dei forconi, noi il 14 novembre lo Stato italiano lo facciamo saltare per aria - dice Salvini - E su questo dobbiamo lavorare, non sul congresso per fottere Caio o Sempronio. Se decidiamo che andiamo a fare la guerra, senza armi, andiamo a farla, se decidiamo che andiamo a sfidare lo Stato italiano il nostro unico scopo dev'essere quello".
“E io non pago le tasse. E se arriva l'esattore lo mando via a calci
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Il segretario del Carroccio attacca il "bancomat obbligatorio", "fa parte dei disegni del regime, prendiamolo a martellate, è un disegno preciso del regime come il limite all'uso del contante. Noi siamo la forza di liberazione della gente che ha paura: basta! Ho avuto l'alluvione? Mi hanno portato via tutto? E io non pago le tasse. E se arriva l'esattore lo mando via a calci. Facciamo avere paura agli altri", scandisce.
Salvini dice di puntare "molto sul Veneto perché se la strada dell'indipendenza la apre il Veneto non ce n'è per nessuno. Ci aspetta un autunno effervescente, però dovremmo fare anche qualcosa che va al di là... Io ho bisogno di gente disposta, nel momento in cui ci fosse in ballo il futuro dei nostri figli o di posti di lavoro, che sia pronta a infrangere il codice civile e penale. Bisogna essere pronti a farlo, non bastano gli applausi altrimenti 'Fonzie' come un rullo compressore annienta tutto".
Duro il j'accuse lanciato nel suo intervento conclusivo. "Renzi è pericoloso, questo è antidemocratico fino al midollo, nel nome della velocità e del risparmio sta facendo di tutto. Togliere i piccoli comuni significa cancellare la democrazia, togliere le province è stata una schifezza" polemizza. "Vogliono una marionetta sorridente che fa i selfie, manovrato da Berlino. Per questo - conclude il segretario del Carroccio -noi dobbiamo difendere con le unghie e con i denti il territorio".