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15 dicembre 2024

Conegliano

Un duomo da curare

Tetto e campanile se la passano male. Ma i finanziamenti non arrivano

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

CONEGLIANO - Il campanile del duomo di Santa Maria dei Battuti rischia di perdere qualche pezzo, ma non ci sono i soldi per il restauro profondo di cui avrebbe bisogno. E nemmeno la Sala dei Battuti e le campane se la passano troppo bene. Il duomo di Conegliano si aggiunge così alla lunga lista di monumenti minacciati dal degrado, e per i quali non ci sono risorse disponibili. Sono diverse le problematiche connesse a quello che, assieme al castello, è uno dei simboli di Conegliano.

 

Il campanile. A occhio nudo, sul versante Nord (quello che dà le spalle a via XX settembre) è evidente la crescita incontrollata della vegetazione. Arbusti e muschi che si sono arrampicati fino alla cima del campanile, e che per essere estirpati avrebbero bisogno di manutenzione costante. C’è anche un problema sicurezza. Dalla parte superiore del campanile, come hanno dimostrato le rilevazioni di tecnici dell’Università di Padova, rischierebbero di staccarsi pezzetti di marmo appartenenti a fregi e ringhiera. Contro la possibile caduta di detriti, è stata quindi installata una tettoia all’ingresso della scalinata che porta alla Sala dei Battuti. Come biglietto da visita per il duomo, poteva essere migliore. Per mettere in sicurezza il campanile, servirebbero 200 mila euro. Soldi che, ovviamente, la parrocchia non ha.

 

Le campane. Tutti si sono accorti che, quando le campane suonano, la Sala dei Battuti trema. Vibra come durante un terremoto. Per gli affreschi (e per le persone) non è un bel segnale. Gli stessi tecnici padovani hanno rassicurato che non c’è alcun pericolo crollo. Le vibrazioni delle campane, però, non fanno bene ai fregi e alle parti terminali del campanile: per superare il problema, bisognerebbe rifare la cella campanaria, inserendo un cuscinetto di materiale elastico. Un lavoro non da poco. Il preventivo di spesa, comprensivo di questo “dettaglio”, lieviterebbe a 500 mila euro.

 

La Sala dei Battuti. Il tetto ha 500 anni, e andrebbe sistemato. C’è un finanziamento di 200 mila euro che il Comune ha acquisito originariamente per sistemare gli affreschi, e che la parrocchia ha chiesto di dirottare sul tetto. Ora l’amministrazione sta per lanciare il bando di gara per i lavori di sistemazione. La Sala dei Battuti, almeno, è (quasi) salva.

 

La Pala del Cima. È la pala d’altare, e in quanto tale andrebbe (da tradizione) sopra l’altare maggiore del duomo. Ora è in fondo all’abside. I parrocchiani sono divisi: lasciarla dov’è, o spendere altri soldi per metterla dove dovrebbe stare? In ogni caso, sarà l’ultimo, e meno urgente, dei problemi del duomo.

 



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Stefania De Bastiani

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