IN NOVE SU VENTI LAVORAVANO IN NERO
Continuano i blitz di Polizia e Fiamme Gialle per scovare aziende che operano illegalemnte
| Laura Tuveri |
Treviso - Prosegue l’attività repressiva di Polizia e Guardia di Finanza nei confronti dei laboratori tessili gestiti da cinesi. Stamani Riccardo Tuminia, capo della Squadra mobile della Questura di Treviso e il ten. col. Giancarlo Gaggegi delle Fiamme gialle hanno illustrato alla stampa il blitz compiuto ieri in due laboratori di confezioni a Dosson di Casier, uno in via Liberazione 7, l’altro in via delle Industrie 22.
In entrambi i casi sono state riscontrate irregolarità in materia di normativa di sicurezza e condizioni di lavoro disumane. Entrambi i laboratori stavano producendo capi di abbigliamento di noti marchi (Sisley Diesel, Replay e altri ancora) in condizioni di lavoro e di vita indecenti. Sono state riscontrate irregolarità strutturali in particolare per quanto concerne la sicurezza delle persone e si sta indagando sulla regolarità o meno del cambio di destinazione d’uso dei due immobili.
Si tratta di imprese regolarmente iscritte alla Camera di commercio di Treviso e con proprietari di nazionalità cinese. Alcuni lavoratori avevano un regolare contratto, mentre altri risultavano privi di contratto e, quindi, di tutele previdenziali. 20 i cinesi identificati e accompagnati in Questura, 10 per ciascun laboratorio.
I due titolari sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per favoreggiamento di clandestini e irregolarità amministrative. I due laboratori avevano regolari contratti di commessa da parte di committenti italiani che sono molto invogliati a lavorare con i cinesi per le condizioni competitive che sono in grado di offrire.