MONTEBELLUNA – La futura scuola elementare di Biadene a Pederiva sarà ricordata come una delle opere pubbliche più sospirate della storia montebellunese. La gara d’appalto risale al 2021 e di anno in anno la fine dei lavori è stata procrastinata: l’ultimo rinvio è stato comunicato in consiglio comunale, l’altra sera, dopo che le minoranze avevano chiesto lumi sul cantiere e sui costi. Si è quindi appreso dalle parole del sindaco Bordin che la ditta appaltatrice confida di ultimare l’opera entro dicembre 2024. Ciò sta a significare che il plesso non sarà fruibile prima del 2025, con ogni probabilità con l’apertura dell’anno scolastico 2025/26, giacché a opere ultimate, dovranno poi essere compiuti collaudi e verifiche sull’agibilità della struttura, che richiederanno tempo.

Quanto ai costi di quest’opera nata sono auspici poco fortunati, visto che da subito è stata contestata per la sua ubicazione nell’ex campo sportivo di Biadene, va detto che le notizie sono decisamente negative. Se ad inizio lavori la stima dei costi era di poco più di 3milioni e 300mila euro, a fronte dell’incremento delle materie prima, ora si arriverà a pagare oltre 5milioni di euro. La stima è ovviamente approssimativa, dato che il sindaco ha parlato di un incremento addirittura di quasi il 50%. Inevitabilmente su questo stato di cose i consiglieri comunali di minoranza hanno fatto le loro rimostranze, in particolare sulla mancata informazione alle famiglie dei nuovi ritardi.

Il consigliere comunale Davide Quaggiotto ha infatti affermato: “Spero vi rendiate conto della gravità di affermare che le famiglie saranno informate solo quando la scuola sarà finita. Visto che i genitori attendono da tempo dovrebbero essere informati ogni volta che c’è un rinvio della fine dei lavori anziché scoprirlo grazie alle interpellanze delle minoranze: questo è un metodo di amministrare che riteniamo opportuno nei confronti dei cittadini. Evidentemente voi condividete un metodo di amministrare che prevede il non coinvolgimento dei genitori”. Il sindaco dal canto suo ha affermato che: “Non vedo così grave aver detto che i genitori saranno resi edotti quando la scuola sarà terminata”.
 

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