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27 luglio 2024

Nord-Est

Occhi lucidi e palloncini, feretro di Giulia arrivato a Saonara

Zaia: "A scuola bisogna far leggere intervento del papà di Giulia"

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Occhi lucidi e palloncini, feretro di Giulia arrivato a Saonara

SAONARA - Occhi lucidi della folla, rose bianche e palloncini a Saonara, paese dove Giulia aveva vissuto da bambina nel quale poco fa è arrivato il feretro della ragazza dopo i funerali svoltisi nella basilica di Santa Giustina a Padova. Qui nella chiesa parrocchiale di San Martino vi sarà un altro momento di raccoglimento e di preghiera riservato solo ai parenti e agli amici più stretti di Giulia, che poi sarà tumulata accanto alla tomba della madre, Monica, deceduta un anno fa.

Elena a Giulia, sei il mio angelo custode
"Guardo il cielo e ti vedo in mezzo alle stelle, che fai a metà di un gelato con la mamma. Prima o poi ci rivedremo, lo prometto, ma fino a quel momento so che sarai con me, perché sei il mio angelo custode, perché in fin dei conti lo sei sempre stato". E' il saluto di Elena alla sorella Giulia Cecchettin, durante il momento di preghiera nella chiesa di Saonara.
Leggendo il messaggio, con la voce rotta dalla commozione, Elena ha detto di voler "raccontare di una persona fantastica, sperando che lasci il segno, come ha fatto con me". "Giulia - ha quindi detto - era quella ragazza a cui non era difficile fare regali, perché qualsiasi cosa buffa la faceva andare in visibilio. Giulia collezionava scatole di latta solo per riempirle con altre scatole; Giulia non buttava via mai niente, neanche le cose rotte o rovinate. Giulia amava le passeggiate, ascoltare la musica, e le passeggiate ascoltando la musica. Giulia non amava decidere, neanche il gusto del gelato, e infatti faceva sempre a metà con la mamma; metà pizza a testa, se io prendo un gusto tu prendi l'altro e poi ce lo scambiamo. Giulia era buona, era la ragazza migliore che abbia mai conosciuto".

Sindaco Vigonovo, dopo Giulia affrontare una nuova sfida
"D'ora in poi dovremo avere il coraggio di affrontare una nuova sfida: saper parlare e saper ascoltare prendendoci ognuno la propria responsabilità. Nessuno deve sentirsi esente da questo". lo dice il sindaco di Vigonovo Luca Martello dopo il funerale di Giulia Cecchettin celebrato questa mattina a Padova.
"Deve esserci un confronto sempre aperto nelle istituzioni, nella scuola, nella politica, in famiglia - aggiunge -. In questi giorni Vigonovo ha dimostrato la propria partecipazione al dolore della famiglia Cecchettin. Mi auguro che anche in futuro possa dimostrare che insieme i problemi si risolvono. Giulia ci lascia in eredità un compito importante".

"Invito inoltre tutti i nostri concittadini ad accogliere e a partecipare senza timore a tutte le proposte che realizziamo costantemente come Comune e come Istituzioni in generale - conclude -. Invito inoltre i giovani a saper ascoltare anche chi ha più anni di loro e a non confondere quello che è il mondo virtuale con il mondo reale".

Zaia, a scuola bisogna far leggere intervento del papà di Giulia
"Sono sempre eccezionali, come ho sempre detto. A scuola bisogna far leggere come momento di riflessione l'intervento che ha fatto il papà di Giulia. Sarebbe un bella cosa". E' questo il commento del presidente del Veneto, Luca Zaia, sui familiari di Giulia Cecchettin, all'uscita dalla Basilica di Santa Giustina a Padova dove si sono celebrati i funerali della giovane uccisa dall'ex fidanzato.

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