Oderzo, Cristina Geretti la “predestinata”: “Nessuno mi invitava in discoteca, ora invece…”
La 32enne è il volto nuovo del panorama underground
ODERZO - “Secondo me farai la dj”. Oggi le parole pronunciate dal fratello di Cristina suonano come una predizione che si è avverata. Lei è il volto nuovo del panorama underground locale e sta iniziando a imporre un sound fatto di sonorità “old school” e contaminazioni temporali. Prende spunto dagli anni ’80 e ’90, rubacchia dagli anni 2000, seleziona le novità, non si dà limiti di nessun tipo. Cristina Geretti ha iniziato a mettere a tempo i dischi quando aveva 14 anni, anche grazie alle dritte del fratello maggiore. Originaria di Oderzo, la 32enne è resident dj all’Oltre Club di Conegliano, ma ha suonato anche per importanti sigle del mondo techno.
Eri una predestinata…
Tutta la mia famiglia ama il mondo della musica. Mio fratello ha vissuto gli anni d’oro delle discoteche e mi ha “tirata su” a musica techno. Diciamo che avevo già la selezione musicale nel sangue.
Quando hai fatto le prime esperienze in questo mondo?
Mi sono avvicinata al mondo del clubbing un po’ tardi, a 18-19 anni. Prima avevo il coprifuoco a mezzanotte, e la domenica pomeriggio nessuno mi invitava in discoteca. Il mio nome è stato messo per la prima volta su un volantino per un evento al Mood di Conegliano.
Poi però ti sei presa una bella rivincita, no?
Suono come dj resident all’Oltre Club di Conegliano, ma ho suonato anche per Altavoz e Bonobo Techno Meeting, a Londra e a Milano.
Segui il mondo del clubbing a 360 gradi?
Vado a Ibizia quasi ogni estate. Ci vado soprattutto per il Dc10.
Sei mai scesa a compromessi con il tuo pubblico?
No, ho sempre messo la musica che mi piace.
Cosa suoni?
Metto pezzi degli anni 80-90-2000 con influenze techno, e faccio anche quella che viene definita “musica di tendenza”. Suono dischi degli anni ’80 e ’90 senza problemi, perché sono attualissimi.
Vinile o digitale?
Ultimamente mi sono avvicinata al mondo del vinile, perché voglio essere una dj completa.
Quali sono i tuoi artisti preferiti?
Robert Dietz, East End Dubs, Sonja Moonear, Ivan Iacobucci, Ricardo Villalobos e Len Faki.
Le donne dj stanno rubando la scena ai colleghi maschi? Come sta cambiando questo settore?
In quanto donna ho fatto fatica ad entrare in questo mondo, ma alla fine quello che conta è la competenza. Nella vita è importante anche essere educati, simpatici e intelligenti.
Conta tanto l’aspetto fisico?
Sì, ma non sono mai troppo “preparata”: sono bionda e sono alta un metro e 85, in questo senso la visibilità non mi manca. Cerco di essere elegante e posata, anche se di solito sono abbastanza “street”.
Cosa consiglieresti ai dj più giovani?
In questo settore è importante ascoltare tanta musica e sentire anche gli altri dj. Questo è un vero e proprio lavoro.
Un ricordo?
Ho fatto da assistente a Peggy Gou quando è venuta a suonare al Madre Terra.
Ti è mai capitato di sbagliare durante un set?
Ho fatto diverse figure di m****, ma capita davvero a tutti i dj.
Immagine di copertina: ph Michael Faggiani