Olio esausto, 140 mila euro all'anno finiscono nello scarico
Raccolta straordinaria di olio nelle scuole della provincia
| Claudia Borsoi |
CONEGLIANO - Secondo il Consorzio nazionale oli esausti ogni italiano produce di media dai 4 ai 5 kg di rifiuto oleoso all’anno. Nei Comuni a gestione Savno nel 2014 ne sono stati raccolti appena 0,39 kg/abitante, il che significa che circa 4 kg di olio vengono dispersi. Dove? Principalmente negli scarichi di casa.
Con i suoi 307.000 abitanti, infatti, il Bacino a gestione Savno pur consegnando 120.000 kg di materiale oleoso al circuito di raccolta, ne disperderebbe ogni anno una quantità pari a un milione di kg, ovvero 140.000 euro di materiale rigenerabile. Una cattiva abitudine che, in termini economici, si tradurrebbe in circa 39.000 mila euro di spesa annuale per la manutenzione e la pulizia dei depuratori (= fonte dato Sisp nei 30 comuni gestiti dall’Ente). Un importo che va suddiviso tra i risparmi di gestione degli impianti pubblici e, anche se in misura minore, quelli legati alle attività di espurgo a carico dei privati. Senza considerare che un solo litro di olio (il contenuto di una bottiglia) è in grado di inquinare ben 1000 metri cubi d’acqua!
Una “doppia perdita” per i cittadini, in quanto queste risorse anziché finire nello scarico, potrebbero ritornare nelle casse dei Comuni o essere impiegate in progetti sociali a sostegno della collettività. Già lo scorso autunno, infatti, Savno aveva attivato l’iniziativa “Raccogli l’olio e doni un tesoro”, che, oltre ad incrementare la raccolta del materiale oleoso, mira ad ottenere, tramite il suo recupero, risorse economiche a sostegno di minori in situazione di disagio familiare, inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e interventi di inclusione sociale di persone disabili. Il tutto per tramite della Fondazione di Comunità Sinistra Piave Onlus, un ente benefico no profit che opera in collaborazione con l’ULSS.
Al di là del circuito solidale, che via via si sta consolidando, qual è l’andamento della raccolta dell’olio nei Comuni Savno?
Ovviamente vi sono delle cittadine più attente alla raccolta di questo materiale ed altre meno: ad esempio gli abitanti di Sernaglia, Moriago e Cison – i più “virtuosi” - raccolgono in modo differenziato circa 1 kg di olio a testa; in altri Comuni, invece, si arriva a malapena a 0,10 kg/ab. E, si badi bene, quando si parla di olio vegetale esausto non si considera soltanto l’olio della frittura che non si trova spesso sulle tavole delle famiglie, ma anche quello che avanza nella padella o nell’insalatiera o quello della scatola tonno. Per esempio, se ciascuno dei 307.000 abitanti del Bacino raccogliesse nel corso di un anno anche solo l’olio di una scatoletta di tonno (circa 60 grammi) si riuscirebbero a ricavare ben 18 tonnellate di materiale oleoso, per un valore di 2.200 euro da impiegare in iniziative sociali!! Basterebbe inoltre l’olio di 2 scatolette di tonno all’anno per sostenere 80 famiglie disgregate con bimbi!
Ma allora come mai l’olio vegetale non viene raccolto con metodicità dalle persone al pari di carta, plastica, vetro, umido e secco? Probabilmente i cittadini non hanno piena coscienza dei danni ambientali generati dall’olio e, ad oggi, nemmeno delle potenzialità economiche e sociali derivanti dalla sua raccolta. Per questo è fortemente necessario favorire un cambiamento decisivo nelle abitudini delle famiglie. Con questo obiettivo Savno, insieme ai partner di progetto, ha deciso di coinvolgere in prima persona gli studenti.
Un plauso all’iniziativa di Savno è stato dato dall’Assessore della Provincia di Treviso Alberto Villanova e dal Sen. Franco Conte, che hanno sottolineato l’importanza del coinvolgimento delle scuole nel trasmettere in modo efficace un comportamento virtuoso. “I ragazzi, non solo sono in grado di farsi da tramite con le famiglie, ma sono anche i futuri cittadini: se li educhiamo a comportamenti corretti si raccoglieranno risultati positivi per molti anni a venire, ha detto il senatore. La sensibilità e la partecipazione degli insegnanti è altresì importantissima perché si può fare educazione ambientale anche insegnando inglese, italiano o scienze garantendo in questo modo la formazione di una cittadinanza attenta e attiva”.
Il Sindaco di Conegliano Floriano Zambon, intervenuto alla presentazione del progetto presso la scuola media Grava di Conegliano anche nella sua veste di Presidente della Conferenza dei Sindaci, ha ricordato che ogni qualvolta è stato richiesto un cambiamento nelle abitudini dei cittadini, superate le prime diffidenze, essi poi hanno saputo collaborare con grande partecipazione: “ Sono convinto, ha detto Zambon, che la quantità di olio raccolto arriverà a pareggiare quella degli altri rifiuti che già siamo abituati a raccogliere a casa”.
Il Sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani ha posto l’accento sulla necessità di un cambio di mentalità nel considerare il rifiuto come scarto e del ruolo che deve avere in questo cambiamento la scuola. “L’olio ha un altissimo valore anche in termini economici e commerciali, ha ricordato il Sottosegretario. Sversando questo materiale nello scarico facciamo un danno anche all’economia circolare del rifiuto, che non può in questo modo ridiventare risorsa. Sin dalla scuola materna dobbiamo insegnare dunque ai ragazzi ad adottare comportamenti responsabili e sostenibili. Ma non solo: trovo inoltre straordinaria la validità sociale del progetto di Savno: re-investire quanto si recupera nel territorio in un supporto e sostegno alla comunità. Questo è la cosa più alta che il cittadino può fare. Ringrazio la scuola che si fa tramite di questo virtuosissimo circuito”.
“Siamo sicuri che questa sia la strada giusta, ha detto il Presidente di Savno Lorenzo Burgio. Al di là dell’iniziativa che prevede la raccolta dell’olio tramite apposite cisterne collocate in punti strategici del territorio comunale, abbiamo pensato che le scuole potessero costituire un’enorme e più incisiva cassa di risonanza in grado di stimolare un più veloce cambiamento nelle abitudini dei cittadini e creare in loro una nuova coscienza ambientale”.