OLTRE IL 70% DEGLI INSEGNANTI HA ADERITO ALLO SCIOPERO
Gli studenti che ieri volevano passare la notte davanti al Luzzati per continuare la protesta se ne sono tornati a casa
| Laura Tuveri |
Treviso - Alla fine i ragazzi che ieri erano intenzionati a passare la notte fuori, davanti alla palestra del Luzzati pur di continuare la protesta diurna contro la legge Gelmini e i tagli imposti dalla finanziaria, hanno desististito e se ne sono tornati a casa verso le 18.30.
Questa mattina dovrebbero tornare in piazza, tempo permettendo, altrimenti si riuniranno moltro prababilemnte nuovamente al Riccati. Intanto i sindacati fanno sapere che l’adesione allo sciopero ha coinvolto il 70 per cento degli insegnati con punte dell’80 alle elementari. Quote maggiori di scioperanti si sarebbero viste tra il personale Ata (assistenti amministrativi e bidelli) e gli studenti.
Poiché alcuni genitori erano al corrente della possibilità che le maestre incrociassero le braccia, è stato chiesto loro di attendere all’entrata i primi 5 minuti e se il caso di riportarsi a casa i figli a casa. Per quanto riguarda gli istituti superiori al Canova l’astensione ha riguardato l’80 per cento degli insegnanti, al Besta il 60 per cento al Palladio il 60 per cento.
Alcune centinaia di ragazzi hanno sfilato per le vie del centro per poi raggiungere il Luzzati, in via San Pelajo, dove si è svolta un’assemblea con tanto di docenti con il megafono che spiegavano ai ragazzi la nuova legge e i tagli. A Treviso per unirsi al corteo e poi all’assemblea sono giunti anche gli studenti del Berto di Mogliano, del Levi di Montebelluna, di Oderzo, San Donà e Bassano del Grappa.
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