Operatori sanitari senza vaccino: 120 dipendenti dell'Ulss2 a rischio sospensione
"Se non provvederanno a vaccinarsi il 13 ottobre scatterà la sospensione"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Sono 120 i dipendenti dell’Ulss2 a rischio sospensione per non essersi ancora vaccinati contro il Covid.
Ieri l’azienda sanitaria trevigiana ha inviato le 120 lettere al personale sanitario, tra medici, infermieri e oss con l’ultimo appello: se entro il 10 ottobre non provvederanno a vaccinarsi scatterà la sospensione. Dal 13 ottobre quindi saranno sospesi dal servizio, a casa dal lavoro senza stipendio fino a fine anno.
“Sono partite le lettere per 120 persone dipendenti della nostra Ulss2 impiaga soprattuto nei reparti di Rianimazione e di Medicina” - spiega il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi. Se per tutti e 120 scatterà la sospensione poi si aprirà il problema delle carenze di personale, già sotto organico, e di ritardi nelle prestazioni.
Ad oggi in tutta l’Ulss2 sono 16.671 le visite da recuperare e 5.940 gli interventi chirurgici in lista d’attesa. “L’obiettivo è di smaltirle tutte entro fine anno. Abbiamo tre mesi di tempo durante i quali, grazie ad un finanziamento di oltre 5milioni di euro dalla Regione acquiste di circa 35 mila ore aggiuntive da tradurre in visite specialistiche e sedute operatorie - illustra l'Ulss2 - Per riuscire a completare visiste e interventi abbiamo coinvolto su base volontaria il personale dell'Ulss2, andremo oltre l’orario di servizio programmando interventi anche il sabato e visite la domenica dirottando anche una parte delle visite sul privato accreditato come l'ospedale San Camillo e la casa di cura di Monastier”.