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12 dicembre 2024

Mogliano

Operazione antidroga, alla sbarra anche due moglianesi

Il blitz ha portato al sequestro di oltre duemila panetti di cocaina, destinati ai mercati di Lazio, Toscana, Lombardia e Veneto

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Operazione antidroga, alla sbarra anche due moglianesi

MOGLIANO - È iniziato il processo d'appello per cinque imputati coinvolti in una delle più grandi operazioni antidroga mai condotte in Italia, che ha portato al sequestro di 4,3 tonnellate di cocaina nel 2021. Tra gli imputati, spiccano due residenti di Mogliano Veneto: C.C., un 27enne moldavo, e R.U., un trentenne albanese. Lo segnala oggi la stampa. 

L'operazione, condotta dalla Guardia di Finanza di Trieste in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia e le autorità colombiane, ha portato al sequestro di 2.149 panetti di cocaina, destinati ai mercati di Lazio, Toscana, Lombardia e Veneto. C.C. è stato condannato in primo grado a quattro anni di reclusione per il trasporto di droga, mentre una precedente condanna di cinque anni e quattro mesi, legata a un carico da 35 chili, è in fase di riduzione grazie a un concordato in appello. R.U., destinatario designato della droga, gestiva un bar a Mogliano Veneto.

Il pubblico ministero Fabio Leghissa ha chiesto una riduzione di pena anche per l'altro moglianese coinvolto, mentre i giudici si esprimeranno sulla sentenza finale l'8 luglio. L'operazione "Geppo" ha portato all'arresto di 38 persone in Italia, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Olanda e Colombia, smantellando una rete di trafficanti collegata al potente cartello colombiano del Clan del Golfo.

Tra gli altri imputati, figura anche U.M., un 55enne italiano condannato a sei anni e otto mesi, e A.L., un 58enne italiano. Entrambi gli imputati stanno contestando le accuse, con la difesa che sottolinea presunte irregolarità nell'operazione, tra cui l'assenza di identificazione dei cedenti della droga.

L'intenso lavoro di intelligence e l'impiego di agenti sotto copertura sono stati fondamentali per il successo dell'operazione, che ha impedito l'immissione sul mercato di droga per un valore di mezzo miliardo di euro. La prossima udienza, in cui probabilmente sarà emessa la sentenza, è fissata per l'8 luglio.


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Gianandrea Rorato

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