OZONO, A TREVISO CE N'E' TROPPO NELL'ARIA
L'allarme arriva da Un'Altra Treviso dopo le rilevazioni dell'Arpav
| Laura Tuveri |
TREVISO - Torna l’ ozono con il superamento, il 7 e l’8 maggio, della soglia di attenzione. Lo denuncia Luigi Calesso esponente di Un’altra Treviso e candidato consigliere di “Sinistra unita” che sostiene la candidatura a presidente della Provincia di Floriana Casellato.
“Questo dato – afferma Calesso - viene evidenziato in un laconico comunicato apparso sul sito del Comune di Treviso, ma la notizia non può non preoccupare visto quello che scrive l’Arpav nel suo sito in merito agli effetti della elevata presenza di ozono nell’aria che respiriamo”. Nel portale del Comune di Treviso si legge: “Superamento della soglia di informazione di 180 µg/m³ per l'ozono nella stazione di rilevamento della qualità dell'aria di viale Lancieri di Novara nei giorni 07/05/11 e 08/05/11, ai sensi del D.Lgs. 152/2006”.
Dal canto suo l’agenzia regionale per l’ambiente nel suo sito internet descrive gli effetti causati dello smog fotochimico spiegando cosa sia necessario fare per contenerlo. “I motivi che rendono necessario il monitoraggio dell'ozono e la riduzione delle sue concentrazioni in atmosfera sono numerosi. La presenza di elevati livelli di ozono – scrive l’Arpav - danneggia la salute umana, quella degli animali e delle piante (ne influenza la fotosintesi e la crescita), e produce il deterioramento dei materiali; riduce inoltre la visibilità”.
L’Arpav spiega anche che al momento non sono ancora note le conseguenze "croniche" della presenza di questo gas nell’aria a seguito di una lunga esposizione a basse concentrazioni di ozono. Tra gli effetti "acuti" si registrano irritazioni a occhi, naso, gola e all'apparato respiratorio, un senso di pressione sul torace e la tosse (forte azione irritante nei confronti delle mucose). In caso di sforzi fisici l'azione irritante risulta più intensa e le prestazioni fisiche possono diminuire.
“Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità la funzione respiratoria diminuisce in media del 10% nelle persone sensibili che praticano un'attività fisica all'aperto se la concentrazione dell'ozono nell'aria raggiunge 200 µg/m3. Vari studi hanno evidenziato inoltre una maggiore frequenza di crisi asmatiche e, in concomitanza con altri inquinanti atmosferici, l'insorgere di malattie dell'apparato respiratorio”.
“L’amministrazione comunale pensa di poter continuare a non fare niente e ad assistere al continuo peggioramento del’aria in città? Quali dati deve rilevare la centralina di via Lancieri di Novara perché qualcuno ai piani alti di Ca’ Sugana decida che è il momento di intervenire?” si chiede Calesso.