Paese, identificati i presunti vandali del cimitero
Uno degli autori dell’episodio sacrilego avrebbe anche preso di mira con lanci di sassi e uova un’abitazione non distante dal camposanto
PAESE - I Carabinieri di Montebelluna, all’esito di indagini condotte sotto la direzione della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, hanno individuato i presunti responsabili di un episodio accaduto verso la fine dello scorso mese di febbraio presso il cimitero di Porcellengo di Paese. Qui, in orario serale, gli arredi di alcune tombe erano stati vandalizzati: vasi di fiori rovesciati, lumini asportati e gettati altrove, decorazioni funebri danneggiate, ma non solo. Secondo una prima ricostruzione della vicenda, infatti, uno degli autori dell’episodio sacrilego aveva anche preso di mira con lanci di sassi e uova un’abitazione non distante dal cimitero il cui residente - destinatario, nella circostanza, di epiteti volgari e frasi minacciose - aveva informato tempestivamente i militari dell'Arma degli schiamazzi e delle scorribande serali, in quei luoghi, di un gruppetto di giovanissimi.
Al vaglio dell'Autorità Giudiziaria minorile i Carabinieri hanno sottoposto, in particolare, le condotte, penalmente rilevanti, di due infradiciottenni, entrambi indagati per il reato di vilipendio delle tombe. Uno dei due giovanissimi è ritenuto anche il protagonista dei citati lanci di oggetti avvenuti, secondo le prime evidenze raccolte, sia la sera del "raid" al cimitero, sia il giorno successivo, per "punire" e in qualche misura “intimidire” chi aveva segnalato la presenza molesta del gruppetto di ragazzi. Si segnala che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alle vicende citate sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.