PATTO TRA LEGA E PDL, GOBBO: «NULLA SARÀ COME PRIMA»
Così il sindaco di Treviso Gianpaolo Gobbo dopo il voto di ieri alla Camera che ha fatto consegnare Papa ai giudici
ROMA/TREVISO - "Il patto col Pdl va ridiscusso, questo è certo". Parola di Gian Paolo Gobbo, sindaco di Treviso e segretario veneto della Lega, secondo cui "nulla sarà più come prima".
"E' da un pezzo che la Lega si sta smarcando" dal Pdl, dice Gobbo in un'intervista al Gazzettino. "Noi siamo al governo per fare il federalismo, non abbiamo sposato Berlusconi e neppure il Pdl. Qui bisogna ridiscutere le condizioni, e ci penserà Bossi".
Per l'esponente del Carroccio "é evidente che Berlusconi esca ridimensionato dal voto: aveva intimato di salvare Papa, e Papa è stato consegnato ai suoi giudici. E' l'inizio di una nuova fase politica".
La Lega, prosegue "ha diritto di giudicare caso per caso. E' chiaro che ci saranno ripercussioni sul governo: la prudenza di Bossi è dovuta a questo, siamo nel pieno della crisi internazionale. Ma i patti con Berlusconi vanno ridiscussi".
Gobbo smentisce che ci siano tensioni tra Bossi e Maroni. "Sono balle. L'orientamento del partito si è formato. Bossi dovrà trattare con Berlusconi, per questo non si è esposto. Ma ha lasciato libero il partito: se avesse dato l'ordine di salvare Papa, la Lega avrebbe obbedito. Ma ha fatto bene a far così".
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