CASTELFRANCO VENETO - All’Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Castelfranco Veneto è stato eseguito un intervento pionieristico su un paziente affetto da una neoplasia duodenale che impediva l'alimentazione. Grazie a una tecnica innovativa guidata da ecoendoscopia, i medici hanno creato un collegamento tra stomaco e intestino, bypassando l’ostruzione senza ricorrere a chirurgia invasiva. L’operazione, condotta dal dottor Alberto Fantin, direttore della Gastroenterologia dello IOV, insieme alla dottoressa Caterina Stornello e al team chirurgico guidato dal dottor Pierluigi Pilati, ha visto l’utilizzo della procedura di gastroenterostomia EUS-guidata (EUS-GE). Questa tecnica prevede l’inserimento di uno stent che collega stomaco e intestino, evitando un intervento chirurgico tradizionale.

“La procedura endoscopica è associata a una minore possibilità di crescita del tumore o di migrazione dello stent”, spiega il dottor Fantin, sottolineando come l'EUS-GE offra un'opzione alternativa alla chirurgia. La dottoressa Stornello aggiunge che “il nuovo metodo di intervento è stato associato a un maggiore successo clinico e a una riduzione degli eventi avversi gravi rispetto allo stent duodenale tradizionale”. Questo tipo di intervento, praticato in pochi centri italiani, consente al paziente di riprendere l’alimentazione senza complicazioni. Maria Giuseppina Bonavina, direttore generale dello IOV-Ircss, ha evidenziato l’importanza di investire in soluzioni innovative e non invasive per rispondere alle esigenze delle comunità locali, riducendo la necessità di spostamenti per i pazienti oncologici. Le nuove linee guida europee raccomandano l’utilizzo dell’EUS-GE nei casi di ostruzione maligna dello sbocco gastrico, dimostrando l’efficacia di questa tecnologia avanzata.
 

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