Pdl: Ennesimo dietrofront sulle primarie
Alfano: "Se Berlusconi si candida, su primarie decida l'ufficio di presidenza"
ROMA - ''Le primarie sono attive a oggi. Ci sono ancora, e sono in campo. Se Berlusconi si candida riunirà un Ufficio di presidenza e si saprà e si deciderà cosa fare''. E' quanto dichiara il segretario del Pdl Angelino Alfano a 'L'arena' su Raiuno. ''Oggi sono state presentate le firme per le candidatura, io ho consegnato 100mila firme. Non sarò io a dire cosa deve fare il presidente. E' lui che dirà una parola chiara".
''Sono molto contento che si facciano le primarie perché sono la strada più giusta. E' chiaro che se il fondatore del partito, Silvio Berlusconi, si candida non può non avere effetti sulle primarie visto che con le primarie si deve scegliere la persona che si candida a premier al posto di Berlusconi''.''Le primarie in questo momento -ha detto Alfano- sono attive e sono stati aperti oltre mille comitati a mio sostegno, ma, lo ripeto, se si candida Berlusconi, si riunirà l'ufficio di presidenza e lui darà una comunicazione e stabiliremo cosa fare".
''Ho parlato dell'incandidabilità degli indagati - aggiunge Alfano -, perché è la prima volta che il Pdl fa le primarie e devono essere inattaccabili. Per le politiche ho detto che solo che non ci faremo fare le liste dai pm''.
Alfano richiama il partito all'unità. ''Il mio motto è 'uniti si vince' - dice -. Noi dobbiamo trovare la formula per vincere, perché noi, e ci credo davvero, ancora possiamo vincere le prossime elezioni politiche perché penso che la ricetta economica del centrosinistra non sia quella giusta e alla fine sarà la Cgil a decidere. Noi possiamo vincere ma dobbiamo stare uniti''.Si dichiara poi garantista e annuncia che alle politiche ci saranno delle sorprese. Quanto a Casini dice a 'Domenica In': ''Ho tante di quelle questioni interne del Pdl che occuparmi anche di Casini sarebbe un gravame eccessivo... In tutta una fase -ha aggiunto- abbiamo sperato che ci potesse essere una riaggregazione dei moderati''.
Dai microfoni di Sky Tg24 replica il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. "Solo chi è in stato confusionale può pensare di candidare Maroni alla presidenza della Lombardia, di attaccare Monti e di ritenere che io debba fare con Berlusconi l'unità dei moderati''. Per Casini ''la vicenda tra Alfano e Berlusconi è molto triste. Ma quando si mette sullo stesso ring chi è abituato a dare colpi sotto al cintura e chi è abituato a rispettare le regole, le cose non potevano che andare così''.
''Fossi Alfano, direi: 'Si facciano le primarie anche se Berlusconi si candida'''. Il segretario della Lega, Roberto Maroni ai microfoni di Sky Tg 24 sostiene che "le primarie sono sempre una cosa positiva, servono a contarsi, sono espressione della democrazia". Quanto alla "possibilità che il Parlamento approvi una nuova legge elettorale prima , dice: 'Spero di sì, ma temo di no'".
Per il sindaco di Roma Gianni Alemanno bisogna fare le primarie.''Secondo me - ha detto - non è razionale che Berlusconi torni in campo. Un ciclo si è chiuso. Mi auguro che Alfano non torni indietro, le primarie vanno fatte''.
"Il ritorno in campo di Berlusconi è un sospiro di sollievo - ha detto Domenico Scilipoti, segretario nazionale 'Mrn' - per un partito che senza di lui ha mostrato di essere allo sbando e in calo vertiginoso di consensi, e per il Paese che senza il suo carisma e la sua autorevolezza rischia di finire nelle mani del centro sinistra''. ''Berlusconi è l'unico -assicura Scilipoti- in grado di compattare tutto il centrodestra attorno a un progetto politico alternativo alla sinistra, gli elettori del Pdl torneranno numerosi a sostenere Silvio Berlusconi unico leader credibile, che ancora una volta a dimostrato che senza di lui il Pdl non esiste con buona pace di Alfano e Company''.
(Adnkronos)