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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

PIANO CASA: SE NE (S)PARLA IN CONSIGLIO COMUNALE

Costantini: "un percorso clandestino"

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

PIANO CASA: SE NE (S)PARLA IN CONSIGLIO COMUNALE

Vittorio Veneto - Il Consiglio comunale discute (e approva con una delibera ad hoc che contempla alcuni emendamenti e puntualizzazioni) il Piano Casa regionale, che – come è stato evidenziato – sia dall’assessore De Nardi che dai tecnici del comune, “è una legge economica” prima che edilizia o urbanistica.

Ma sia a destra che a sinistra fioccano rimbotti e perplessità. Giorgio De Bastiani del Pdl sottolinea come la delibera uscita dal consiglio vittoriese non abbia tenuto conto di alcune sue osservazioni imprescindibili. “Non si possono porre delle limitazioni quasi discriminatorie !”– ha detto l’esponente del Pdl locale, evidenziando come il comune abbia in qualche modo agevolato la zona di San Giacomo piuttosto che altre aree. Sia Giorgio De Bastiani che Tonon, che Costa che gli altri consiglieri di opposizione hanno poi aspramente criticato “la grossa ingerenza politica dell’amministrazione” prevista nero-su-bianco dalla delibera.

Adriana Costantini (in foto) (a cui – lo ricordiamo – è stato vietato di partecipare alla Commissione urbanistica) ha detto che “il percorso che ha portato alla delibera sul piano casa è stato condotto all’insegna della fretta e in modo quasi clandestino”, che la legge regionale pare sia stata fatta “su ordinazione” e che la delibera vittoriese passata grazie ai voti della maggioranza in alcuni punti peggiora ulteriormente la legge regionale. “La legge – tuona Costantini – agevola chi ha la villazza e non il piccolo proprietario che magari vuole solo ampliare il bagno o farsi uno sgabuzzino”.

Inoltre Costantini mette in guardia: “Non è che con questa legge consentiremo a qualche struttura para-alberghiera di ampliarsi a scapito magari di quel “verde” che connota la nostra città? Non è che ci sia questa intenzione nell’aria?”. E poi nemmeno Costantini digerisce il fatto che – come previsto dalla delibera – sia un organo politico a decidere se dire sì o no alla richiesta dei cittadini. E la sua messa al bando dalla commissione consigliare? Costantini “liquida” la faccenda con un giudizio aspro e amaro: “E’ una cosa grave. E pure di una totale ridicolaggine”.

edr

 


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