Paese - Il candidato sindaco del centrodestra Francesco Pietrobon (foto in alto) appoggiato  da Pdl, Lega Nord e Udc, lancia gravi accuse al candidato sindaco e sindaco uscente Valerio Mardegan (foto sotto). Parla di “disonestà” e “strumentalizzazioni” in relazione alle proteste dei dipendenti comunali che, a causa dello sforamento del patto di stabilità, si sarebbero visti decurtare i premi produzione, lo scorso anno, a fronte di un compenso invariato dei dirigenti.

A seguito di una riunione sindacale convocata lo scorso mercoledì, il candidato del centrodestra dice: “Valerio Mardegan è riuscito a dire che si è trattata di una iniziativa pilotata dai suoi avversari politici con la complicità di qualche dipendente disonesto! Tutto questo è inaccettabile – commenta Pietrobon – Se è vero quel che dice, abbia il coraggio di fare nomi e cognomi e chi verrà coinvolto saprà difendersi da queste accuse. Non lo dico tanto per quanto ha blaterato su sui concorrenti alla carica di sindaco ma per ciò che ha osato insinuare sui dipendenti comunali!

Da un ex sindacalista come lui non ci si aspetterebbe una presa di posizione contro una giusta rimostranza dei lavoratori per meri scopi elettorali, ma è ormai evidente come sia capace anche di questo”. L’avversario del sindaco uscente di Paese arriva a dire addirittura a dire che Mardegan avrebbe “srtrumentalizzato” anche il concerto per i terremotati d’Abruzzo, “non spostandolo a dopo le elezioni, come noi avevamo proposto, per evitare che il clima elettorale inquinasse un’iniziativa meritoria”. Pietrobon dice, infine: “In campagna elettorale ogni mezzo è lecito, è vero, ma le falsità di colui che per anni si è auto descritto come un uomo al servizio della comunità, superano qualunque confine di buongusto”.