Pieve di Soligo, fenomeno dei videogiochi ai mondiali di e-sports ad Abu Dhabi
Alberto Foltran non ha nemmeno la patente, ma è un asso al volante delle F1
| Silvia Ceschin |
PIEVE DI SOLIGO - La patente non ce l’ha, ma è un asso al volante delle F1. Alberto Foltran, 17 anni di Pieve di Soligo, in soli due anni ha scalato la vetta degli e-Sports (electronical sports) approdando ai mondiali di Abu Dahabi dello scorso weekend. Per qualificarsi tra i 20 migliori del mondo, ha dovuto “sorpassare” quasi 64mila agguerritissimi piloti.
Il terreno di scontro è ovviamente quello virtuale e la battaglia si combatte non solo sulla velocità, ma soprattutto sulla strategia di gara. A questo risultato il giovane studente del liceo pievigino delle scienze applicate, non c’è arrivato a caso. La sua passione per i motori gli scorre nelle vene fin da quand’era piccolo, un po’ trasmessa dal padre ex pilota di motocross per diletto e un po’ per inclinazione naturale.
Nella sua cameretta di bambino trovavano posto ovunque libri di moto, aerei e Formula Uno, ma anche modellini in scala di auto da competizione. Una vera passione che fa il salto nel virtuale grazie a zio Francesco e alla sua vecchia “Formula 1 2001”. Joystick alla mano, inizia così l’avventura di Alberto. “Fino a quattro anni fa – racconta il giovane campione – giocavo ancora con la Formula 1 vecchia fino a quando è arrivata la PS4.
Ma il vero balzo in avanti l’ho fatto nel 2016 quando ho sostituito il joystick con il volante, anche se economico”. Nel frattempo continuava ad accumulare partecipazioni a competizioni virtuali fino alla vittoria, nel 2016, della Master League internazionale. Quest’anno invece è arrivato il campionato del mondo iniziato senza troppe pretese.
“C’ho provato – continua Alberto – senza aspettarmi nulla di particolare e invece mi sono qualificato tra i primi 40 che sono andati a Londra a giocarsi le semifinali. E da lì sono approdato ad Abu Dhabi con gli altri 19 concorrenti”. Ad accompagnarlo la sorella 24enne Valentina, ingegnere meccanico e studentessa all’Advanced Automotive Engineering di Modena, che con il fratello minore condivide la stessa passione per i motori.
La finale prevedeva tre gare sui circuiti di Montreal, Spa e Yas Marina a un quarto della lunghezza rispetto alla reale. “Purtroppo le qualificazioni non sono andate bene – racconta Alberto – perché si correva sul bagnato e in quelle condizioni non avevo mai provato. Nelle gare successive è stato perciò difficile recuperare”. Il giovane pilota ha chiuso in 16esima posizione confermandosi uno dei migliori strateghi di F1 virtuale al mondo.
Il suo sogno è diventare ingegnere di Formula 1 in Ferrari. “Continuerò a giocare – conclude lo studente – come ho fatto fin’ora, senza dedicarci troppo tempo e senza troppe aspettative. La priorità per realizzare i miei sogni resta lo studio”. Il sempre crescente successo dei giochi elettronici sta facendo riflettere anche il Comitato Olimpico Internazionale che potrebbe decidere, a sorpresa, di includerli nei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Nel frattempo faranno una prima comparsa come sport dimostrativi ai Giochi Asiatici di Indonesia 2018.