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29 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

A Pieve di Soligo nasce l'Unità Funzionali Distrettuali Adolescenti per prevenire il disagio

"Questo nuovo servizio si differenzia perché si occupa di una fascia molto ampia, dai 14 ai 24 anni"

| Tiziana Benincà |

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| Tiziana Benincà |

problemi adolescenti e giovani legati alla pandemia e UFDA

PIEVE DI SOLIGO - Il 15 marzo scorso sono nate le UFDA - Unità Funzionali Distrettuali Adolescenti, un servizio dedicato a ragazzi dai 14 ai 24 anni che presentano situazioni cliniche di non elevata complessità. Si tratta di un progetto con estensione provinciale: una per Pieve di Soligo, una per Treviso Nord e Sud e l’altra per Asolo, ogni UFDA con la propria equipe.

E’ stato attivato un CUP dedicato per ogni UFDA, quello di Pieve di Soligo risponde al numero 0438 663866 ed è attivo dalle 14 alle 16 il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì; dalle 16 alle 18 il giovedì. Al telefono risponde già un operatore qualificato che cerca di capire il problema e l’entità parlando con l’interessato. Questo passaggio può avvenire tramite colloquio telefonico, meet o – se necessario – fissando un incontro in presenza. Grazie a questo colloquio il paziente o viene reindirizzato ai servizi del territorio o trattenuto in UFDA dove la richiesta viene discussa in equipe per poi passare alla presa in carica.

“Si tratta di un segnale importante da parte della Regione Veneto. Stiamo vivendo una vera emergenza per l’adolescenza, con un aumento notevolissimo di situazioni che in passato vedevamo in maniera moto ridotta, quali ansia, depressione, ritiro da scuola, difficoltà di relazione. La pandemia è stata un detonatore per sviscerare tutti questi problemi” commenta il dottor Nicola Michieletto, direttore dell’Unità Operativa IAF (Infanzia, Adolescenza, Famiglia) e Consultori “Grazie al finanziamento regionale previsto dal DGR 1215, siamo riusciti a creare le UFDA in grado di dare delle risposte immediate e d’intercettare precocemente situazioni di disagio di area grigia che, se lasciate lì, potrebbero trasformarsi in situazioni di pesante disagio. Prima avevamo dei progetti isolati destinati ai ragazzi, oggi con le UFDA abbiamo una task force con ulteriori educatori e psicologi che, nel giro di 20 venti incontri al massimo, sono in grado di risolvere il disagio. Ora la sfida è rivolta a quel 20% dei casi che si sono trasformati in psicopatologia”. Si tratta infatti di fondi che hanno permesso l’assunzione di ulteriore personale specializzato tra educatori e psicologi, un progetto coperto da fondi fino a dicembre 2022.

“I problemi di cui ci occupavamo erano importanti e numerosi già prima della pandemia e la pandemia ha determinato un aggravamento della situazione, determinando la necessità di fornire un supporto assolutamente cogente e non più procrastinabile. Questo nuovo servizio si differenzia perché si occupa di una fascia molto ampia, dai 14 ai 24 anni, mentre i servizi di solito sono divisi per fasce di età dai 14 ai 18 e dai 18 in su” spiega il dottor Adriano Compagno, referente UFDA per il distretto di Pieve di Soligo e coordinatore di tutti i distretti “Per la gestione di questo progetto collaborano le tre unità operative dell’ULSS che a vario titolo si occupano di adolescenti e giovani adulti: l’unità operativa complessa infanzia adolescenza famiglia e consultori, il servizio per le dipendenze e il dipartimento di salute mentale. Le situazioni di richiesta aiuto sono le più varie, tra le più frequenti: disturbi di tipo ansioso depressivo, quadri di ritiro o rifiuto scolastico e sociale, conflittualità familiare, disturbi del comportamento alimentare e quadri di blocco evolutivo esistenziale”.

Considerando tutti e tre i distretti e nel giro di poco più di un mese, già 76 pazienti sono entrati nel percorso, di cui 25 nel Distretto di Pieve di Soligo. L’accesso tramite il CUP è diretto e può avvenire da parte dei genitori o da parte del ragazzo che presenta le difficoltà.
“Questo progetto non va a sostituire altri servizi presenti nel nostro distretto, ma ne è un completamento e rappresenta un dispositivo importante” continua il dottor Compagno “Ben venga far nascere progetti come questo, perché per la cittadinanza credo che sia qualcosa di estremamente importante. Visti i numeri già registrati, tutti noi ci auguriamo solo che venga rinnovato”.

 


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Tiziana Benincà

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