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03 ottobre 2024

Treviso

Polemica anche sulla sanificazione delle strade per l'emergenza Coronavirus. Il Pd: "Inquinate"

Zanoni:"No alla pulizia indiscriminata di strade e marciapiedi, è dannosa per ambiente, corsi d’acqua, animali e salute"

| Isabella Loschi |

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sanificazione strade

TREVISO - Ieri all’alba dalla stazione dei treni è partita la sanificazione delle strade di Treviso con i mezzi e le squadre di Contarina che oggi proseguiranno l’operazione davanti alle farmacie, agli ambulatori dei medici i base e nelle aree davanti ai supermercati della città.

“Tutti i luoghi interessati dall’intervento sono stati individuati con l’azienda sanitaria e Arpav, sono i luoghi di maggior affluenza per aumentare la sicurezza della cittadinanza”, spiga il sindaco Mario Conte sottolineando che non è possibile fare un alvoro capillare di tutte le strade e vicoli della città. Ma l’operazione ha raccolto le polemiche del Pd che ha contestato l’utilizzo dei prodotti con cui viene fatta la pulizia.

Secondo il consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd) sarebbero inquinanti. “No alla pulizia indiscriminata di strade e marciapiedi con la varechina o candeggina, ipoclorito di sodio: non è solo inutile ma anche dannosa per ambiente, corsi d’acqua in primis, e salute”.

“Meno male che esistono delle autorità statali Iss e Ispra pronte ad intervenire contro il fai da te locale coi trattori, con una circolare apposita hanno detto che non c’è evidenza scientifica sull’utilità della sanificazione delle strade, che l’ipoclorito di sodio può nuocere alle falde acquifere, ai corsi d’acqua, all’acqua potabile, alla salute dei cittadini e animali. E pensare che la Regione aveva indicato l’uso di una soluzione di ipoclorito di sodio con una percentuale del 5% contro quella indicata dall’ISS dello 0,1%, ovvero superiore di 50 volte a quella infdicata. Ho depositato un’interrogazione chiedendo l’intervento dell’Arpav “Sulla questione - annuncia il consigliere - ho depositato un’interrogazione alla giunta Zaia, chiedendo l’intervento dell’Arpav”.

Il Comune ha spigato che la sanificazione delle strade avviene sotto controllo diretto dell’Usl in collaborazione con Arpav.

Alle polemiche sulle operazioni di disinfezione degli ambienti esterni e l’utilizzo di disinfettanti su superfici stradali e pavimentazione urbana ha risposto anche la Regione con la circolare dell’Istituto superiore di Sanità e relative indicazioni tecniche della Protezione Civile regionale distribuite ieri a tutti i sindaci, Anas, Veneto Strade e Vi.abilità.

“Le linee guida del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - si legge nella circolare Istituto superiore di Sanità - indicano che la pulizia con acqua e i normali detergenti e l’utilizzo di prodotti disinfettanti/igienizzanti comuni sono sufficiente per la decontaminazione delle superfici anche se non sono, ad oggi, disponibili prove specifiche della loro efficacia sul Covid -19”. “In merito al lavaggio (pulizia con detergenti) e la disinfezione stradale e delle pavimentazioni urbane su larga scala - continua la circolare - mentre si conferma l’opportunità di procedere alla ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali (assicurando tuttavia di evitare la produzione di polveri e aerosol), la disinfezione risulta invece una misura per la quale non è accertata l’utilità, in quanto non esiste alcuna evidenza che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione del Covid-19. Esistono invece chiare evidenze che la trasmissione dei coronavirus, avviene in seguito allo stretto contatto tra un soggetto suscettibile e un soggetto infetto, o attraverso il contatto con superfici/oggetti contaminati nelle immediate vicinanze o usati da un soggetto infetto”.

“E’ importante sottolineare che esistono informazioni contrastanti circa l’utilizzo di ipoclorito e la sua capacità di distruggere il virus su superfici esterne (strade) e in aria. L’efficacia delle procedure di sanificazione per mezzo dell’ipoclorito su una matrice complessa come il pavimento stradale non è peraltro estrapolabile in alcun modo dalle prove di laboratorio condotte su superfici pulite.

In Cina l’uso estensivo di prodotti chimici per le strade è stato effettuato prima di osservare l’attuale decremento dei casi di contagio, ma lo stesso China’s Center for Disease Control and Prevention (CCDC), ha avvertito il pubblico che “le superfici esterne, come strade, piazze, prati, non devono essere ripetutamente cosparse con disinfettanti poiché ciò potrebbe comportare inquinamento ambientale e dovrebbe essere evitato”.

“In altre parti del mondo sono stati sollevati dubbi relativamente alla pericolosità della sostanza. Infatti l’uso di sodio ipoclorito, sostanza corrosiva per la pelle e dannosa per gli occhi, perla disinfezione delle strade potrebbe essere associato ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente con conseguente esposizione della popolazione. Il sodio ipoclorito, in presenza di materiale organici presenti sul pavimento stradale potrebbe dare origine a formazione di sottoprodotti estremamente pericolosi quali clorammine e trialometani e altre sostanze cancerogenevolatili. Non è inoltre possibile escludere la formazione di sottoprodotti pericolosi non volatili che possono contaminare gli approvvigionamenti di acqua potabile. A livello nazionale, l’ARPA Piemonte si è recentemente pronunziata negativamente in merito alla possibilità di procedere a una disinfezione delle strade con ipoclorito considerando questa pratica dannosa per l’ambiente”.

“La pratica della pulizia e disinfezione - conclude la circolare - andrebbe quindi limitata a interventi straordinari assicurando comunque misure di protezione per gli operatori e la popolazione esposta (by-standers) ai vapori tossici dell’ipoclorito e alla potenziale esposizione al virus attraverso il rilascio di polveri e aerosol generati dalle operazioni di disinfezione".

“In conclusione ad oggi, sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili, non vi sono evidenze a supporto dell’efficacia della sanificazione delle strade e pavimentazioni esterne con prodotti chimici disinfettanti o igienizzanti”.

 


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