Bersani oltre il 60%
Renzi: ''Era giusto provarci''
ROMA - E' Pier Luigi Bersani il vincitore del ballottaggio che ha scelto il candidato premier del centrosinistra. A spoglio quasi ultimato il segretario del Pd vince con il 60,8% rispetto 39,1% di Matteo Renzi, secondo i dati che arrivano dal comitato per le Primarie. Il sindaco di Firenze ha subito ammesso la sconfitta. "Era giusto provarci, e' stato bello farlo insieme. Grazie di cuore a tutti'', ha scritto in un tweet.
"Soddisfazione per il mio risultato. Un risultato inaspettato in queste proporzioni", ha detto Pier Luigi Bersani al Capranica, dove si sono tenuti i festeggiamenti per la vittoria. "Ma io sono sempre stato tranquillo, mai agitato". Il segretario ha poi rivolto un ''grazie'' a Renzi per le parole affettuose che mi ha voluto rivolgermi. Renzi e' stata un presenza forte e fresca in queste primarie. Ha dato un grande contributo dare senso a queste primarie e farle vivere in modo vero''.
Dopo aver annunciato che domani andrà in Libia (perché 'l'Italia deve recuperare il suo profilo, il suo ruolo nel Mediterraneo"), Bersani ha indicato quella che sarà la prossima sfida: ''dobbiamo alzare noi l'asticella per la prossima battaglia: dobbiamo vincere ma non a qualsiasi prezzo e non raccontando favole perché poi non si governa".
"Fatemela dire in bersanese - ha aggiunto - siccome in un paese la mamma del populismo e demagogia e' sempre incinta, dobbiamo vincere senza raccontare favole", ribadisce. "Non sara' semplice, ma il paese ha bisogno di questo. Non possiamo ignorare che siamo davanti alla piu' grande crisi dal dopoguerra, abbia problemi enormi da affrontare".
Da New York a Mosca, passando per Vancouver e Amman, Pier Luigi Bersani si afferma praticamente ovunque nei seggi all'estero. Unica eccezione, San Francisco, dove si afferma Matteo Renzi. I dati esteri totali danno Bersani al 62 e Renzi al 36, ha spiegato Eugenio Marino, il responsabile del voto all'estero per le primarie.
Non c'è partita a Bettola dove Pier Luigi Bersani gioca in casa. Nel piccolo comune piacentino il segretario del Pd ha ricevuto, secondo i dati raccolti dall'Adnkronos, 241 voti contro i 28 di Matteo Renzi. Nel secondo turno delle primarie del centrosinistra in termini percentuali Bersani batte il suo avversario con quasi il 90% delle preferenze.
Affluenza in leggero calo, almeno secondo il dato rilevato alle 17.30: 2,3 milioni di persone, rispetto ai 2.450.000 di domenica scorsa.
"Un leggero calo, fisiologico'', spiega il presidente dei Garanti Luigi Berlinguer. Alle amministrative il calo medio tra il primo e il secondo turno e' del 15%'' ha spiegato Berlinguer, giudicando del tutto ininfluenti le segnalazioni arrivate dai seggi su difficolta' e presunte irregolarita' delle operazioni di voto: "Non sono rilevanti agli effetti di qualsiasi esito. C'e' un problema: il secondo turno e' piu' complesso del primo perche' i votanti non vanno semplicemente iscritti, bisogna verificare sugli elenchi che ci sia stato il voto al primo turno. Gli elenchi sono state in parte digitalizzati, ma non tutti. La societa' alla quale ci eravamo affidati ci ha truffato e l'abbiamo denunciata".
Il primo a votare tra i due è stato Matteo Renzi che ha cambiato programma e si è recato alle 9.15 nel seggio allestito nella sede Arci di piazza dei Ciompi, a Firenze. "Ho anticipato il voto (previsto nel pomeriggio, ndr) per evitare problemi ai cittadini, con giornalisti e telecamere".
Bersani ha votato in tarda mattinata a Piacenza, intorno alle 11.15. Accompagnato dalla moglie e dalle due figlie, si è recato al seggio piacentino di via XXIV Maggio. "Oggi è un giorno di festa" si è limitato dire il segretario prima di esprimere il suo voto e prima di raggiungere, nel pomeriggio, Roma dove ha atteso l'esito del ballottaggio.
Il caos ai seggi, dunque, non c'è stato. La 'tregua' siglata ieri tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi sembra aver retto. E al netto di alcune segnalazioni su irregolarità, in Toscana e a Roma, il comitato Renzi si prepara ad accettare l'esito delle primarie senza discussioni. Matteo non e' nervoso.Monitora la situazione, come sempre. Ricorsi? No, non esistono ricorsi, stasera il centrosinistra avra' il suo candidato premier, che sara' stato eletto", ha detto Nicola Danti, coordinatore del comitato Renzi in Toscana.
Già in molti guardano a domani. "Oggi è solo la prima tappa della campagna elettorale - ha detto Dario Franceschini -, da domani iniziamo uniti la lunga galoppata per riportare i progressisti alla guida del Paese". "Dobbiamo partire da quel che ha fatto Monti - ha aggiunto il capogruppo del Pd alla Camera - ma con molta più giustizia sociale e molta più equità. Se ci manderanno al governo è quello che faremo".
(Adnkronos/Ign)