PROCESSO MOREIRA: PROROGA PER LA SUPERPERIZIA
Ancora nessuna certezza sulla morte di Giuliana, i periti chiedono un rinvio
| Milvana Citter |
TREVISO – Slitta ad ottobre la superperizia sulle cause e l’orario della morte della piccola Giuliana Favaro, annegata nelle acque del Monticano la notte del 2 settembre 2009. I cinque periti nominati dal tribunale per stabilire, una volta per tutte, causa e orario della morte della piccola, hanno infatti chiesto una proroga per ultimare il lavoro. La prossima udienza è fissata per il 18 ottobre.
Udienza lampo questa mattina in tribunale a Treviso, del processo a carico di Simone Moreira, la 24enne brasiliana imputata di omicidio volontario aggravato per la morte della figlia Giuliana Favaro, 2 anni. Non c'è stata infatti l'annunciata presentazione della superperizia che avrebbe dovuto far luce sulla morte della bambina. Ieri in aula il pool di periti nominati dal tribunale per fa per realizzare una super perizia ha infatti chiesto una proroga per poter completare gli accertamenti.
Un rinvio che denota come, in tre mesi di lavoro i cinque specialisti non siano ancora riusciti a rispondere ai quesiti posti dal tribunale che sono sostanzialmente tre: la causa della morte della bambina, l’orario del decesso e la verifica sulle manovre rianimatorie a cui è stata sottoposta una volta recuperata inerme nell’acqua. Il presidente della corte d’Assise Gioacchino Termini ha concesso la proroga e rinviato il processo al prossimo 18 ottobre.
I periti - Carlo Sorbara, direttore del dipartimento di Anestesia dell'ospedale di Treviso; Raffaele De Caro, direttore del dipartimento di Anatomia dell'Università di Padova e presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia a Treviso; gli anatomopatologi Massimo Montisci e Alessandra Rossi, e l'esperto in cardiologia interventista Marco Panfili - dovranno consegnare il loro lavoro l’8 dello stesso mese.
Quando la corte tornerà in aula, intanto, saranno già passati due anni da quando la piccola è morta e senza che si sia ancora chiarito come e perché.