PROPAGANDA ELETTORALE DI MURARO SUI BUS
Il Pd chiede di visionare i contratti alla Provincia principale socio della società La Marca che "trasporta" la faccia di Muraro
| Laura Tuveri |
TREVISO - Un’interrogazione alla Provincia per conoscere la cifra sborsata per la propaganda elettorale di Muraro sui mezzi de La Marca. L’ha presentata il Pd che chiede di poter visionare i contratti visto che della società di trasporto pubblico l’Ente guidato da Muraro detiene la principale quota societaria.
In pratica il coordinatore del Partito democratico, Enrico Quarello, (nella foto) chiede a Muraro di far chiarezza su quanto è stato pagato e sulla durata prevista e alla società di trasporto se e come intende garantire l'accesso alla stessa modalità di comunicazione anche agli altri soggetti politici e agli altri candidati.
"Vogliamo assicurarci che Leonardo Muraro non si sia fatto su misura, a spese dei contribuenti trevigiani, il suo personale conflitto di interessi in salsetta padana" ha affermato laconico Quarello, rendendo noto che il gruppo consiliare del Pd in Provincia ha presentato un’ interrogazione a risposta scritta - a firma del consigliere Sebastiano Sartoretto.
Con il documento si chiede al presidente della Provincia, in quanto principale socio pubblico della società di trasporto La Marca, di fornire tutte le informazioni necessarie per prendere visione del contratto sottoscritto fra la ditta di trasporto La Marca e il comitato elettorale di Leonardo Muraro, rispetto alle tariffe applicate per l'acquisto di spazi pubblicitari elettorali da parte del candidato leghista sugli autobus.
"Chiederemo anche - ha proseguito Quarello – che ci venga fornita una risposta ufficiale e pubblica sulle condizioni a cui garantisce l'accesso alla stessa modalità pubblicitaria anche ad altri soggetti in campagna elettorale. L'interrogazione - ha concluso Quarello - ci pareva un atto doveroso di trasparenza con l'obiettivo di verificare il costo dell'operazione, in particolare se l'acquisto degli spazi sia avvenuto alle condizioni di mercato e abbia garantito alla società a partecipazione pubblica, di cui quindi sono azionisti anche tutti i cittadini trevigiani, la giusta remunerazione".