Roncade, patto tra Fondazione, scuola, comune e famiglie per aiutare studenti in difficoltà dopo la dad
È stato un gruppo di insegnanti in pensione a ideare il progetto “StudioSI’” con lo scopo di “prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico”
| Manuel Trevisan |
RONCADE – Prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico nel successivo ordine di scuola delle alunne e degli alunni dell’Istituto comprensivo di Roncade. È questo l’obiettivo del progetto “StudioSÍ”, ideato da un gruppo di insegnanti in pensione del territorio e adottato da Fondazione “Città di Roncade”.
Gli insegnanti - ad oggi sono sette -, prestando la propria attività a titolo di volontariato e condividendone quindi lo scopo sociale, sono divenuti partecipanti della Fondazione. La Fondazione ha quindi proposto il progetto alla Dirigente scolastica e alle Amministrazioni locali di Roncade e Monastier.
“Il Consiglio di amministrazione della Fondazione crede che questo progetto sia molto importante per contrastare la povertà educativa – spiega la presidente Simonetta Rubinato – perchè mette a disposizione di bambini e ragazzi che si trovano in difficoltà nell’acquisizione delle competenze di base a causa di particolari condizioni personali, anche a seguito delle conseguenze della pandemia sugli apprendimenti scolastici, la professionalità di questi docenti in un rapporto uno a uno, d’intesa con la scuola e ad integrazione di ciò che questa sta già sta attuando”.
Nel mese di ottobre è partito un percorso di recupero per alcuni alunni delle scuole primarie di Roncade, Musestre e Monastier, individuati dagli insegnanti dell’Istituto comprensivo, che vede coinvolti al momento sei docenti volontari per due pomeriggi la settimana. “Stiamo mettendo in atto l’intervento più idoneo per ogni alunno, attraverso momenti di confronto con gli insegnanti titolari di classe per valutarne l’efficacia. - spiega l’insegnante referente del gruppo –. Alla fine di novembre ci sarà quindi un primo momento di verifica tra noi e la scuola”.
Il progetto coinvolge anche le famiglie degli alunni attraverso un patto condiviso che garantisce la frequenza alle lezioni di recupero in modo assiduo e con impegno, così da poter conseguire miglioramenti significativi nei risultati scolastici.