Via la sabbia, l’antico mosaico vicino al Duomo di Treviso torna a splendere
Sottoscritta la convenzione tra Cà Sugana e Sovrintendenza, dal prossimo autunno l’area archeologica sarà protetta da un telo serigrafato
| Isabella Loschi |
TREVISO - Il Mosaico paleocristiano di via Canoniche, a due passi dal Duomo di Treviso, torna, finalmente, a splendere. Dopo essere stato coperto per tutto il periodo invernale dalla sabbia, come succede ogni anno, per preservarlo dagli eventi atmosferici, ieri mattina è stata effettuata la scopertura del mosaico della Treviso tardoantica. Lo scorso anno, a causa di ritardi e mancanza di fondi, il reperto storico della Sovrintendenza ai Beni Archeologici, fu scoperto solo a metà luglio.
La delicata operazione è stata seguita dall’assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese, in virtù di una apposita convenzione che porterà il Comune di Treviso, dopo lunghe trattative, a partire dal prossimo autunno, a farsi carico della valorizzazione del sito attraverso la riqualificazione del parapetto e il miglioramento dell’illuminazione, oltre che della copertura invernale che non avverrà più con la consueta operazione di insabbiatura ma con un doppio telo che avrà anche la serigrafia dell’opera, con lo scopo di rendere ammirabile la rappresentazione per un periodo più ampio.
Inizialmente era stata proposta una teca di vetro per preservare il mosaico, ma l’idea è stata scartata dalla Sovrintendenza perché potrebbe rovinare l’opera. Presenti alla scoperta anche l’assessore alla Cultura Lavinia Colonna Preti, oltre a don Paolo Barbisan, direttore Ufficio Beni Culturali della Diocesi, don Giorgio Riccoboni parroco del Duomo e il funzionario della Sovrintendenza per i beni Archeologici Sara Emanuele.