Lavoratori in nero e cantieri senza sicurezza nella Marca: 7 attività sospese e 18 sanzionate
Multe alle aziende dei settori dell'edilizia e dell'agricoltura per un totale di 220mila
| Isabella Loschi |
VAZZOLA/SAN FIOR - Sette attività sospese per gravi violazioni in materia di sicurezza e lavoro nero, 18 aziende sanzionate per inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per un totale di 220mila euro. E’ questo il bilancio dell’attività dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale, volta a verificare la regolare occupazione dei lavoratori ed il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’attività ispettiva ha interessato tutti i principali settori tra i quali l’edilizia, i pubblici esercizi e l’agricoltura, interessando aziende individuate anche con il supporto dell’attività informativa eseguita dall’Arma Territoriale.
Nel complesso l’attività ha permesso di riscontrare la presenza di 5 lavoratori impiegati “in nero”, tutti intenti a svolgere attività lavorativa in totale carenza assicurativa e previdenziale, senza alcuna tutela da parte dei datori di lavoro.
Nello specifico, in un cantiere edile di Colle Umberto, è stata sospesa l’attività imprenditoriale di un’azienda che oltre ad impiegare 2 lavoratori in nero, aveva omesso di redigere il Piano Operativo di Sicurezza, documento fondamentale per la sicurezza dei lavoratori che operano in un cantiere edile.
Un altro lavoratore non in regola è stato individuato mentre stava operando in un autolavaggio di Vazzola ed anche in questa circostanza è stato emesso il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale dell’azienda. Analoga situazione di lavoro irregolare è stata riscontrata in una azienda agricola di San Fior, poi sospesa perché impiegava, in nero, un cittadino extracomunitario impegnato nella rilegatura delle viti.
Infine è scattata la sospensione dell’attività anche per una carrozzeria di Cornuda: anche in questa circostanza il titolare stava impiegando un lavoratore in nero, prontamente allontanato dal luogo di lavoro.
In merito alla normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, nel settore edile è stata sospesa l’attività di un cantiere di Codognè, dove i lavoratori stavano eseguendo alcune lavorazioni sul tetto dell’edificio senza che il datore di lavoro avesse predisposto adeguate protezioni contro le cadute verso il vuoto, mentre un'altra ditta edile operante a Mareno di Piave è stata sospesa perché stava eseguendo le lavorazioni all’interno di un cantiere senza aver redatto il Piano Operativo di Sicurezza. Nel complesso, i controlli effettuati hanno permesso di rilevare numerose infrazioni, a seguito delle quali sono state irrogate sanzioni per 220.000 euro.
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