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16 giugno 2024

Treviso

Lavoratori in nero e cantieri poco sicuri: da Treviso a Vittorio Veneto 5 attività sospese e 180mila euro di multe

L'esito dell'attività di controllo dei carabinieri all’interno di cantieri edili e locali della Marca

| Isabella Loschi |

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controlli cc nelle aziende

TREVISO - I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso, con la collaborazione dell’Arma territoriale, nei giorni scorsi hanno effettuato diversi controlli in tutto il territorio provinciale allo scopo di verificare la regolare occupazione dei lavoratori ed il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. I controlli sono stati svolti in diversi settori, dall’edilizia ai pubblici esercizi, interessando aziende individuate anche a seguito di attività info-operativa svolta con l’indispensabile contributo dell’Arma territoriale. L’attività di vigilanza ha permesso di riscontrare la presenza di 5 lavoratori impiegati “in nero”, intenti a svolgere attività lavorativa all’interno di cantieri edili ed esercizi pubblici e inadempienze in 13 aziende della Marca. Complessivamente, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare molteplici violazioni, per un totale di 180.000 euro di multe.

Nello specifico, nel corso di un controllo svolto all’interno di un cantiere a Castelfranco Veneto, dove alcuni operai stavano effettuando delle lavorazioni sul tetto dell’edificio, è stata riscontrata la presenza di un lavoratore in “nero” , è stata sospesa l’attività in quanto non erano state adottate idonee precauzioni atte ad eliminare il pericolo di caduta verso il vuoto e il datore di lavoro non aveva provveduto a redigere il Piano Operativo di Sicurezza. Sempre in edilizia è stato sospeso un altro cantiere vicino a Vittorio Veneto: anche in questo caso il titolare dell’azienda non aveva provveduto a redigere il Piano Operativo di Sicurezza.

Analogo provvedimento di sospensione, ma questa volta per l’impiego di lavoratori in nero, è stato emesso nei confronti di un locale pubblico di Treviso, dove il titolare aveva impiegato due lavoratori extracomunitari in totale carenza previdenziale ed assicurativa e quindi “in nero”. Anche un bar nel comune di Fonte è stato sospeso per aver impiegato due lavoratori, uno straniero ed uno italiano, “in nero”. Medesima situazione riscontrata all’interno di un salone di parrucchiere di Mogliano Veneto, dove l’attività imprenditoriale è stata sospesa per l’impiego “in nero” di un cittadino cinese. I controlli, volti al rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno permesso di riscontrare la presenza di numerose violazioni sulla sicurezza, tra le quali l’omesso aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, l’omessa formazione dei lavoratori e l’omessa nomina del medico competente.

 


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Isabella Loschi

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